6 settembre 2007 - Provincia di Milano

iformisti di allora, dibattito poi figurarsi, dopoguerra in Italia la Sinistra e le sue
vicende anche e soprattutto culturali.
Adesso è diventata non violenta, la Sinistra ha nel suo DNA l'inclusione, non la
repressione. Voi lo sapete che la Sinistra nel mondo e nella storia di repressioni, di
violenze non ne ha mai prodotte. La repressione, la violenza, lo stato borghese si
abbatte e non si cambia.
Allora lasciamo stare queste cose sulla cultura sulla quale Penati, come Calaminici
intelligentemente ragiona, perché Penati è uno che ragiona, così come Calaminici,
perché la modernità, il nuovo, lo scorrere del tempo, la storia fa giustizia delle
interpretazioni.
Allora le cose sono queste. Qualcuno fa l'esame anche a Max Bruschi sui sociologismi
chiedendogli cos'è il sociologismo, come se non sapessimo tutti cos'è una
degenerazione linguistica o concettuale, ma dobbiamo subire anche l'esame, perché la
Sinistra fa gli esami, cioè voglio dire che certi vizi, che Penati comincia ad avere
benissimo presente, e Calaminici ed altri di quella Sinistra storica che io ho conosciuto
e con i quali ho lavorato per costruire la città dell'uomo, la città reale dei problemi e
delle esigenze, allora, Giunte anomale, quel modo di vedere è più forte delle
rappresentazioni della realtà, quindi noi non possiamo che registrare con
compiacimento quello che ha detto oggi il Presidente Penati, che già sul tema delle
infrastrutture e su tante altre cose, inizialmente ombre e sfumature, orientamenti,
sensibilità, oggi più corpose ed inevitabilmente più forti e più pregnanti nel futuro, non
è un riposizionamento politico, è la ragione. Differenze, benaltrismo, legittimità o
legalità sentite da questi banchi, l'eterno vizio, benaltrismo, c'è la Telecom. Badate a
queste cose? Ai nomadi, ma che cosa volete fare, Telecom, Fiorani, il quartierino,
dimenticando l'Unipol.
Non ci sono onesti a Destra o a Sinistra, a Destra o a Sinistra ci stanno gli onesti ed i
disonesti. L'onestà non è di Sinistra o di Destra, come la sicurezza, e io che vengo da
una certa cultura voglio lavorare con gli onesti.
Molti di noi che vengono da quella cultura e da quella storia vogliono lavorare con gli
onesti, non per un Governo degli onesti perché, per carità, uno puro trova uno più puro
che lo epura e quindi per carità, la prima cosa che diciamo, no, siete puri voi, questi che
parlano, no, noi modestamente siamo umani.
Interrogazione sulla mozione dei rom, c'è un'interrogazione di Esposito da tre mesi sul
continuare il percorso della famosa mozione, vi ricordate l'Ordine del Giorno della
Corso, che sta lì perché qui le interrogazioni, non so se quando le presenta Esposito, va
beh, lasciamo stare, comunque stanno là, per dare corso a quella cosa lì. Quell'Ordine
del Giorno della Corso, la legittimità e la legalità l'abbiamo messa dentro noi quella
parolina lì, ve lo ricordate che abbiamo emendato? Si parlava di inclusione, qui sì,
sociologismi, no, sociologia, certo, noi abbiamo detto: scusa puoi mettere dentro
legalità che la votiamo anche noi?”
Presiede il Presidente del Consiglio Ortolina.
Presidente del Consiglio Ortolina: “Non si arrabbi se Le ricordo due minuti.”
Consigliere Esposito: “Grazie, Presidente. I bambini. Parlano sempre di bambini con la
sicurezza e mettono davanti i bambini, i bambini quando facciamo le manifestazioni
contro la scuola e contro Moratti vanno bene, quando li citano contro i rom vanno
meno bene, questi bambini.
Io, voi lo sapete, Calaminici purtroppo nella mia scuola vicino alla Marconi che allora
conosceva Penati, tanto tempo fa, nella mia scuola il bullismo non c'è, ma lo sapete
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