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6 settembre 2007 - Provincia di Milano

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<strong>di</strong>rezione. Apprezziamo la posizione del Presidente Penati che stanzia risorse per la<br />

sicurezza, non solo per le case per i rom, interventi legati all’inclusione sociale ma<br />

anche per prevenire gli interventi <strong>di</strong> criminalità che gli stessi rom molto spesso mettono<br />

in atto. Noi sosteniamo che sia davvero tempo <strong>di</strong> cambiare rotta, <strong>di</strong> dare davvero ai<br />

nostri citta<strong>di</strong>ni delle in<strong>di</strong>cazioni precise su come le istituzioni si stanno muovendo per<br />

garantire la sicurezza, a partire da quello che ha fatto il Presidente Penati, un’analisi<br />

oggettiva, lucida e completa dei problemi che ci stanno davanti. Non dobbiamo<br />

limitarci a <strong>di</strong>re solidarietà, dobbiamo fare il <strong>di</strong>scorso completo a 360 gra<strong>di</strong> e <strong>di</strong>re<br />

solidarietà ma anche rispetto della legge, rispetto dei <strong>di</strong>ritti dei nostri citta<strong>di</strong>ni, rispetto<br />

della civile convivenza, rispetto delle donne che vengono quoti<strong>di</strong>anamente aggre<strong>di</strong>te e<br />

violentate, rispetto dei bambini, ancora nonostante le leggi la pedofilia è una situazione<br />

devastante, rispetto dei giovani che ancora oggi muoiono sulle strade il sabato sera e<br />

ancora non siamo in grado <strong>di</strong> evitare questo. E’ tempo <strong>di</strong> cambiare rotta, è tempo <strong>di</strong><br />

davvero <strong>di</strong> dare un segnale preciso ai nostri citta<strong>di</strong>ni che accanto alla solidarietà,<br />

accanto alla volontà <strong>di</strong> dare una mano a chi ha bisogno, c’è davvero la necessità <strong>di</strong><br />

garantire il rispetto della legge e delle regole elementari delle civile convivenza.”<br />

Presidente del Consiglio Ortolina: “Grazie per essere stato nel tempo, Clerici.”<br />

Consigliere Clerici: “Presidente, io preferisco parlare a un’aula vuota che non con<br />

questo chiacchiericcio, anche perché la mia voce lo sapete è quella che è, purtroppo.<br />

Quin<strong>di</strong> se anche il collega Tranquillino volesse prestare attenzione, oppure smettere <strong>di</strong><br />

parlare, anche perché mi rivolgo a lui. La sua osservazione che mi accomunava ad altri<br />

della minoranza in un tentativo, quando elogiavo la coerenza del collega Guerra in un<br />

tentativo <strong>di</strong> scar<strong>di</strong>nare la maggioranza o la Giunta, non ha capito quello che era il mio<br />

intervento. Io ho subito aggiunto che non volevo scar<strong>di</strong>nare nessuna maggioranza, non<br />

con<strong>di</strong>vido le opinioni del collega Guerra, però plaudo alla sua coerenza, e non voglio<br />

scar<strong>di</strong>nare nessuna maggioranza. Voglio anzi che il collega Guerra, ma tutti gli altri<br />

colleghi della maggioranza, siano più critici, tant’è che ho detto vorrei che su altri temi<br />

come per esempio quei 30.000 euro giornalieri che noi abbiamo <strong>di</strong> interessi passivi<br />

fossero magari un po’ più criticati dalla maggioranza.<br />

Vengo all’intervento del Presidente Penati, che ho apprezzato in maniera<br />

incon<strong>di</strong>zionata Presidente, perché io non so se lei abbia cambiato idea dal suo<br />

programma, o comunque le sue idee sicuramente non erano quelle dell’estrema sinistra<br />

del suo schieramento, ma qualora lei avesse cambiato idea, cambiare idea è segno <strong>di</strong><br />

intelligenza e non è certamente un segno <strong>di</strong> debolezza, anzi è un segno <strong>di</strong> forza. Lei<br />

evidentemente ha preso atto <strong>di</strong> alcune cose che la sinistra estrema non vuole<br />

assolutamente capire. Allora, la Germania del 1933 ha avanzato dei segnali<br />

inequivocabili che la gente non ha colto, ma altri segnali, non so i rom, gli zingari in<br />

Italia lanciano segnali. Chi non riesce a coglierli? L’islam, lei Presidente Penati ha<br />

detto che tolgono, rubano il <strong>di</strong>ritto all’infanzia, io aggiungo che rubano il <strong>di</strong>ritto anche<br />

all’amore e non soltanto perché mettono le donne per strada, ma anche perché<br />

<strong>di</strong>ciamolo chiaramente, noi non possiamo impe<strong>di</strong>re agli islamici <strong>di</strong> avere il rapporto<br />

con l’altro sesso – io parlo da maschio – come l’abbiamo noi, non possiamo obbligarli<br />

a questo, però la nostra cultura quando sappiamo che la donna non può uscire <strong>di</strong> casa,<br />

non può fare niente, deve essere sempre con il burqa addosso e magari, non vorrei<br />

scatenare l’ira della collega Censi, viene anche stuprata per infibulazione piuttosto che<br />

altre cose, viva Dio questi segnali non coglierli vuol <strong>di</strong>re essere ciechi. Ma voglio <strong>di</strong>re<br />

non solo questi, ma anche la concentrazione <strong>di</strong> mafiosi al confino in Brianza era un<br />

segnale che andava colto, il segnale delle Brigate Rosse era inequivocabile.<br />

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