6 settembre 2007 - Provincia di Milano
6 settembre 2007 - Provincia di Milano
6 settembre 2007 - Provincia di Milano
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Vice Presidente Vicario del Consiglio Cavicchioli: “Chiuda per cortesia.”<br />
Consigliere Tranquillino: “Presidente, sono già sul filo <strong>di</strong> lana, mi rivolgo all'altro<br />
Presidente, ci sono dei temi, per esempio come quello della tutela della salute sui<br />
luoghi <strong>di</strong> lavoro e dell'ambiente che riguardano le nostre competenze più strette, parlo<br />
ai sensi della Legge 1/2000, convertita in 112, allora lì noi potremmo, sì, fare una<br />
politica che non chiuda gli occhi sul bisogno <strong>di</strong> sicurezza e sugli impatti sociali che si<br />
determinano, perché non si <strong>di</strong>mentichi, Signor Presidente, che io abito in viale Monza e<br />
viale Monza è molto vicino a via Padova, quin<strong>di</strong> io certi temi li conosco piuttosto bene,<br />
però un conto è che nel Paese noi si segua la l'agenda politica degli altri, noi non<br />
possiamo permettercelo, noi abbiamo sempre riven<strong>di</strong>cato una alterità, una <strong>di</strong>versità ma<br />
la dobbiamo praticare nella politica concreta e che <strong>di</strong>a risposte concrete, spostando i<br />
temi (seguono interventi con voci sovrapposte) e nell'Or<strong>di</strong>ne del Giorno della politica<br />
del Paese e non ricorrendo agli altri perché non è così che noi ci qualificheremo quando<br />
ci sarà la prossima scadenza amministrativa.”<br />
Vice Presidente Vicario del Consiglio Cavicchioli: “Gatti.”<br />
Consigliere Gatti: “Grazie, Presidente. Io ritengo che per ogni buon amministratore, sia<br />
nel presente come è stato nel passato e sarà nel futuro, uno dei compiti principali è<br />
quello <strong>di</strong> assicurare per quello che ne è capace la migliore sicurezza del proprio<br />
territorio e per la propria comunità e questo è tanto vero se cerchiamo <strong>di</strong> fare un<br />
ragionamento un po' oggettivo senza eccessive enfasi e fuori dalle luci della ribalta,<br />
perché quando si spegneranno le televisioni ed i giornali il problema rimane e il<br />
problema della sicurezza, ripeto, si è presentato anche in epoche vicine e lontane.<br />
Quello che voglio <strong>di</strong>re però è che sbagliano a mio giu<strong>di</strong>zio i colleghi dell'opposizione<br />
quando sottolineano il fatto che nella <strong>di</strong>scussione che è stata fatta anche oggi si vada<br />
fuori tema quando all'accezione della parola sicurezza si dà un orizzonte un pochettino<br />
più ampio, perché la delibera <strong>di</strong> cui il Consiglio prende solo e giustamente atto è stata<br />
approvata all'unanimità dalla Giunta recita obbligatoriamente all'inizio che non siamo<br />
fuori tema, collega Russomanno, perché la motivazione della delibera scrive che<br />
richiamando le linee programmatiche bisogna affrontare il tema della sicurezza dei<br />
citta<strong>di</strong>ni con la consapevolezza <strong>di</strong> dover intervenire con una molteplicità <strong>di</strong> strumenti e<br />
su un complesso <strong>di</strong> questioni dalla prevenzione alla lotta alla criminalità, alla sicurezza<br />
stradale, alla sicurezza sui luoghi <strong>di</strong> lavoro, a quella degli e<strong>di</strong>fici scolastici e del<br />
territorio e si <strong>di</strong>chiara altresì <strong>di</strong> voler operare perché la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> concerto con le<br />
altre istituzioni pubbliche <strong>di</strong>venti un punto <strong>di</strong> riferimento cre<strong>di</strong>bile per i citta<strong>di</strong>ni<br />
milanesi in termini <strong>di</strong> presenza, presi<strong>di</strong>o, dei problemi <strong>di</strong> garanzia <strong>di</strong> sicurezza<br />
favorendo anche l'attuazione <strong>di</strong> politiche sociale che evitino con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> marginalità e<br />
povertà che sono allo stesso tempo le più esposte a <strong>di</strong>venire vittime dei reati e quelle<br />
più esposte alla devianza.<br />
Questa quin<strong>di</strong> è la delibera, sono d'accordo con il collega Bruschi, perché poi ne<br />
abbiamo <strong>di</strong>scusso con Grancini annualmente quando si sono posti gli interventi singoli,<br />
su cui non voglio consumare tempo, <strong>di</strong> vedere concretamente fuori dalle luci della<br />
ribalta che cosa succede <strong>di</strong> questo impegno declamato e <strong>di</strong> questo impegno che io in<br />
questo momento mi sento <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre pienamente.<br />
Nello stesso tempo non con<strong>di</strong>vido l'Or<strong>di</strong>ne del Giorno collegato, poi non so se ne<br />
verranno presentati altri, non con<strong>di</strong>vido una <strong>di</strong>scussione politica ed un commento<br />
un'in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> temi, come è del tutto evidente in questa fase della vita politica e<br />
delle istituzioni locali e nazionali, basta aprire la stampa, in cui il problema evocato<br />
anche nella nostra <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> oggi <strong>di</strong>venti l'unico problema, questa deriva politica<br />
37