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Ambiente_e_Sicurezza..

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PREVENZIONE E PROTEZIONE<br />

OsservatorioCEI­Articolo<br />

qualche percento, normalizzando,<br />

per i trasformatori in olio, due serie<br />

definite rispettivamente a perdite<br />

normali e a perdite ridotte.<br />

Invece, per quanto riguarda i trasformatori<br />

a secco, allo stato attuale,<br />

anche se sono in corso i lavori<br />

a livello europeo, non esiste ancora<br />

alcuna serie normalizzata a<br />

perdite ridotte sia in ambito CENE-<br />

LEC che italiano; l’eccezione nazionale<br />

in ambito EU è costituta<br />

dalla norma DIN 42523.<br />

Nel 2001, il TC14 del CENELEC ha<br />

ricevuto formale mandato dalla<br />

Commissione europea di revisionare<br />

la definizione e il numero delle<br />

classi di perdita dei trasformatori,<br />

al fine di aumentarne il rendimento<br />

e di definirne un metodo standard<br />

di misurazione.<br />

Il lavoro è stato diviso in due fasi:<br />

l la prima si proponeva la normalizzazione<br />

di una serie a perdite<br />

ridotte per i trasformatori di potenza<br />

a secco;<br />

l la seconda di definire un ulteriore<br />

livello di riduzione delle perdite<br />

per i trasformatori in olio e<br />

di studiare la fattibilità di<br />

un’eventuale eliminazione del<br />

più alto livello di perdite previsto<br />

dal documento HD428.<br />

L’attività del gruppo di lavoro del<br />

CENELEC (WG21 del TC14) si è conclusa<br />

il 25 gennaio 2005 ed è iniziato<br />

l’iter di approvazione del documento<br />

e, quindi, di emissione del nuovo<br />

standard. Tra i risultati conseguiti si<br />

possono sinteticamente citare:<br />

l la riduzione del livello di perdite;<br />

l l’allineamento della denominazione<br />

delle classi di perdite al<br />

più familiare sistema di etichettatura<br />

energetica degli elettrodomestici<br />

(la classe A corrisponde<br />

alle perdite minori);<br />

l l’introduzione del concetto di<br />

classi “mobili” nel senso che,<br />

ILSOLE24ORE 34<br />

per esempio, la classe A designerà<br />

sempre il livello di perdite<br />

minori, indipendentemente dal<br />

valore, che potrà cambiare,<br />

quindi, allineandosi alla BAT.<br />

Nel luglio del 2006 il documento è<br />

andato al voto per essere approvato<br />

e diventare la nuova norma europea<br />

con il codice EN 50464-1 e,<br />

quindi, in Italia CEI EN 50464-1 (CEI<br />

14-34), «Trasformatori trifase per<br />

distribuzione immersi in olio a 50<br />

Hz, da 50 kVA a 2500 kVA con tensione<br />

massima per il componente<br />

non superiore a 36 kV - Parte 1:<br />

Prescrizioni generali».<br />

CRITERI DI SCELTA<br />

DALLE CEI EN 50464-1<br />

I criteri di scelta dei trasformatori<br />

devono essere mirati, quindi, al<br />

miglioramento dell’efficienza dei<br />

trasformatori, ma anche tenere<br />

conto di altre esigenze tecniche e,<br />

chiaramente, devono essere giustificati<br />

economicamente.<br />

Da un punto di vista strettamente<br />

finanziario, il criterio di scelta più<br />

corretto di un trasformatore di potenza<br />

è quello di acquistare la<br />

macchina che presenta il costo totale<br />

attualizzato più basso, chiaramente,<br />

senza trascurare alcuna<br />

componente di costo e, quindi, anche<br />

quello associato alle perdite.<br />

La valutazione della convenienza<br />

di una soluzione piuttosto che di<br />

un’altra deve essere condotta determinando<br />

il costo attualizzato<br />

della macchina che si compone:<br />

l del costo attualizzato del trasformatore<br />

installato (costo<br />

della macchina e di tutti gli oneri<br />

connessi);<br />

l del costo attualizzato delle perdite<br />

a vuoto e delle perdite a<br />

carico.<br />

Tuttavia, se si vogliono confrontare<br />

due trasformatori aventi la stessa<br />

potenza nominale ma diversa effi-<br />

cienza (diverso livello di perdite),<br />

è possibile trascurare i costi di installazione,<br />

di manutenzione, di riparazione<br />

e di dismissione.<br />

Assodato che il costo delle perdite<br />

è una variabile imprescindibile<br />

nella scelta, il problema è quello di<br />

determinare un modo per includere<br />

il costo delle perdite nel computo.<br />

La norma CEI EN 50464-1 propone,<br />

per il calcolo del costo delle<br />

perdite a vuoto e delle perdite a<br />

carico, una formula che permette<br />

di valutare il costo della macchina<br />

in funzione del costo di acquisto<br />

del trasformatore e delle perdite.<br />

È necessario tenere presente che il<br />

costo delle perdite si distribuisce<br />

durante la vita utile del trasformatore<br />

e deve essere scontato, quindi,<br />

al momento dell’acquisto in<br />

funzione del tasso di attualizzazione<br />

e, appunto, della vita utile della<br />

macchina. Infine, sarebbe necessario<br />

prevedere il tasso di crescita<br />

del diagramma di carico del trasformatore<br />

e del costo dell’energia,<br />

al fine di poter effettuare una<br />

valutazione ancora più accurata<br />

del costo totale d’esercizio.<br />

Studi condotti sui trasformatori<br />

MT/BT industriali, isolati in olio,<br />

dimostrano come l’impiego di trasformatori<br />

a perdite ridotte si giustifica<br />

non solo in termini energetici<br />

e ambientali ma anche in termini<br />

di redditività dell’investimento.<br />

Altri studi sono stati condotti su<br />

utenti industriali caratterizzati secondo<br />

la classificazione EUROSTAT<br />

in termini di consumo annuale di<br />

energia elettrica, di potenza impegnata,<br />

di ore annue di utilizzazione<br />

e di costo dell’energia ed è stato<br />

effettuato il confronto tra l’impiego<br />

di trasformatori con livelli di efficienza<br />

diversi, assumendo, come<br />

caso base, quello relativo al trasformatore<br />

a perdite normali.<br />

Oltre al caso di nuovo acquisto, è<br />

www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 7luglio2009­N.13

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