Ambiente_e_Sicurezza..
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giornandolemodalitàtecnicheperilmonitoraggiodeicorpiidrici<br />
[2] ,ancheinossequioalle<br />
lineeguidainmateriadiacqueemanatedalla<br />
Commissione europea conformemente alle<br />
previsionidellastessadirettiva.<br />
In particolare, il nuovo decreto ha stabilito i<br />
criteri per il monitoraggio e la classificazionedeicorpiidricisuperficialiesotterranei,<br />
in funzione degli obiettivi di qualità<br />
ambientale,ehafissatolecondizionidiriferimento<br />
tipospecifiche per i corpi idrici<br />
superficiali,attraverso:l<br />
l’Allegato 1, che ha sostituito integralmente<br />
l’Allegato 1 alla Parte III, D.Lgs. n.<br />
152/2006;<br />
l l’Allegato 2, che ha modificato il punto<br />
1.1.1, Allegato 3 alla Parte III, D.Lgs. n.<br />
152/2006.<br />
La possibilità che gli Allegati al D.Lgs. n.<br />
152/2006 possano essere modificati con<br />
una fonte di rango secondario è previsto<br />
dall’art.75,comma4,testounicoambientale,<br />
il quale ha stabilito che, attraverso regolamenti<br />
adottati ai sensi dell’art. 17, comma<br />
3, legge n. 400/1988 qual è il D.M. n.<br />
56/2009possanoessereappuntoriformati<br />
gli Allegati alla Parte III «per adeguarli a<br />
sopravvenute esigenze o a nuove acquisizioni<br />
scientifiche o tecnologiche».<br />
Inoltre,apartiredal14giugno2009(datadi<br />
entrata in vigore del nuovo provvedimento),<br />
perderà efficacia la tabella 2, D.M. 6 novembre<br />
2003, n. 367, relativa agli standard<br />
di qualità dei sedimenti di acque marinocostiere,dilaguneedistagni<br />
costieri (il D.M. n.<br />
367/2003,infatti,nonèstatoespressamente<br />
abrogatodalD.Lgs.n.152/2006e,pertanto,<br />
è rimasto in vigore nelle parti non espressamenteridisciplinate)<br />
[3] .<br />
È opportuno precisare che le modifiche apportateall’Allegato1allaParteIIIsonoriferite<br />
ai soli corpi idrici superficiali (punto 2,<br />
lettera A, nuovo Allegato I al D.Lgs. 152/<br />
2006); invece, per quanto riguarda i corpi<br />
idrici sotterranei trattati anche nel nuovo<br />
AMBIENTEERISORSE<br />
Articolo<br />
testodell’AllegatoIalpunto2,letteraBnon<br />
si registrano innovazioni né formali, né sostanzialirispettoaltestoprecedente.Lariforma<br />
si concentra, dunque, sui corpi idrici «superficiali»,quindi,«fiumi,<br />
laghi, acque di transizioneeacque<br />
marinocostiere».<br />
A norma dell’art. 3, decreto ministeriale n.<br />
56/2009, le regioni, sentite le Autorità di<br />
bacino e, comunque, entro novanta giorni<br />
dall’entrata in vigore del provvedimento,devono<br />
adeguare e attuare i programmi di<br />
monitoraggio per la valutazione dello stato<br />
delle acque superficiali, sulla base delle nuove<br />
modalità e dei nuovi criteri introdotti dall’Allegato1.Entroisuccessivitrentagiorni,leregionidevonoindividuareisitidiriferimento<br />
tipospecifici secondo le modalità<br />
definitenell’Allegato2.<br />
Laclassificazioneelaqualità<br />
Al punto 2, lettera A, Allegato 1 al D.Lgs. n.<br />
152/2006,èriportataun’unicatabellaA.1.1<br />
contenentetuttigli«elementi qualitativi per la<br />
classificazione dello stato ecologico per fiumi,<br />
laghi, acque di transizione e acque marinocostiere»,<br />
precedentemente ripetuti per ciascunatipologiadicorpoidrico;inquestomodo,è<br />
stata semplificata la lettura delle differenti<br />
tabelle previste dalla originaria versione dell’Allegato<br />
1 per la classificazione, riorganizzando<br />
in un unico schema tutte le voci che<br />
devono essere considerate, ossia (per macrocategorie):<br />
l gli«elementi biologici»;<br />
l gli«elementi idromorfologici a sostegno degli<br />
elementi biologici»;<br />
l il«regime idrogeologico»;<br />
l il«regime di marea»;<br />
l le«condizioni morfologiche»;<br />
l gli«elementi chimici e fisicochimici a sostegno<br />
degli elementi biologici».<br />
LatabellaA2fornisceladefinizionegenerale<br />
della «qualità ecologica» dei fiumi, dei laghi,<br />
2) L’ultimo intervento è rappresentato dal D.M. n. 131/2008 «Criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici<br />
(tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni)» (in S.O. n. 189 alla Gazzetta Ufficiale dell’11<br />
agosto 2008, n. 131). Si veda il commento della stessa autrice a pag. 78 su<strong>Ambiente</strong>&<strong>Sicurezza</strong> n. 19/2008.<br />
3) Si veda l’art. 78, D.Lgs. n. 152/2006, comma 1, secondo il quale, «ai fini della tutela delle acque superficiali<br />
dall’inquinamentoprovocatodallesostanzepericolose,icorpiidricisignificatividicuiall’articolo76devonoessere<br />
conformientroil31dicembre2008agli standarddiqualitàriportatiallatabella1/Adell’Allegato1allaParteTerza<br />
del presente decreto, la cui disciplina sostituisce ad ogni effetto quella di cui al decreto ministeriale 6 novembre<br />
2003,n.367».<br />
Iltestointegrale<br />
deldecretodelMinisterodell’<strong>Ambiente</strong>edellaTuteladelterritorioedelmaredel<br />
14aprile2009,n.56<br />
èdisponibilenella<br />
sezione”Notizie<br />
normative”delsito<br />
www.ambientesiu<br />
crezza.ilsole24ore.com<br />
7luglio2009N.13 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 87 ILSOLE24ORE