02.06.2013 Views

Ambiente_e_Sicurezza..

Ambiente_e_Sicurezza..

Ambiente_e_Sicurezza..

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Tabella 3<br />

ILSOLE24ORE 50<br />

PREVENZIONE E PROTEZIONE<br />

OsservatorioISPESL­Articolo<br />

PREDISPOSIZIONE DEL PSC: RISCHI CONNESSI ALL’AREA DEL CANTIERE<br />

Rischi legati alle caratteristiche dell’area di cantiere •rumori, polveri, fibre, fumi, vapori, gas, odori o altri<br />

inquinanti aerodispersi;<br />

•caduta di materiali dall’alto;<br />

•falde, fossati, alvei fluviali, alberi;<br />

•banchine portuali, manufatti interferenti o sui quali<br />

intervenire.<br />

Rischi da fattori esterni all’area di cantiere •altri cantieri o insediamenti produttivi;<br />

•infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti.<br />

Rischi per area circostante edifici con particolare esigenza di tutela quali scuole,<br />

ospedali, case di riposo, abitazioni.<br />

l le procedure;<br />

l le misure preventive e protettive;<br />

l le prescrizioni operative;<br />

l i dispositivi di protezione collettiva<br />

e individuale;<br />

l le modalità organizzative di cooperazione<br />

e di coordinamento fra<br />

le diverse imprese esecutrici.<br />

Inoltre, altro elemento richiesto è<br />

la stima dei costi per la sicurezza.<br />

Le classi di rischi di cui si deve tenere<br />

conto nella predisposizione del<br />

PSC sono riportate nella tabella 2.<br />

I rischi connessi all’area di cantiere<br />

e quelli aggiuntivi connessi alle lavorazioni<br />

sono riportati nel dettaglio<br />

nelle tabelle 3 e 4. In particolare,<br />

per rischi aggiuntivi si intendono<br />

tutti quei rischi connessi alle<br />

lavorazioni, con l’esclusione di<br />

quelli specifici propri dell’attività<br />

delle singole imprese.<br />

Infine, nei casi in cui la particolarità<br />

delle lavorazioni lo richieda, il PSC<br />

deve indicare il tipo di procedure<br />

complementari e di dettaglio al PSC<br />

stesso e connesse alle scelte autonome<br />

dell’impresa esecutrice, che<br />

devono essere esplicitate nel POS.<br />

Il piano di sicurezza sostitutivo<br />

(PSS) del PSC è previsto solo nel<br />

settore dei lavori pubblici (art.<br />

131, D.Lgs. n. 163/2006, Codice<br />

dei contratti) e in tal caso è l’appaltatore<br />

il soggetto responsabile<br />

della sua presentazione. Il PSS contiene<br />

gli stessi elementi del PSC,<br />

con esclusione della stima dei costi<br />

per la sicurezza.<br />

Nella tabella 5 è riportata una sintesi<br />

delle peculiarità dei piani di<br />

sicurezza.<br />

Il D.Lgs. n. 81/2008 ha previsto che<br />

il PSC sia redatto durante la progettazione<br />

dell’opera (definitiva o esecutiva,<br />

a seconda del tipo di gara di<br />

appalto che si esplica), prima della<br />

presentazione delle offerte, e che<br />

sia trasmesso (o messo a disposizione<br />

nel caso di opera pubblica) a tutte<br />

le imprese concorrenti alla gara<br />

di appalto. Conseguentemente, la<br />

stazione appaltante, sia che ponga a<br />

base di gara il progetto definitivo,<br />

sia che vi ponga il progetto esecutivo<br />

(D.Lgs. n. 163/2006), deve sempre<br />

ricomprendere o, meglio, allegare<br />

il PSC al progetto posto a base<br />

della procedura selettiva.<br />

Peraltro, il D.P.R. n. 554/1999,<br />

«Regolamento di attuazione della<br />

legge quadro in materia di lavori<br />

pubblici 11 febbraio 1994, n. 109»,<br />

il quale, sino all’entrata in vigore<br />

del nuovo regolamento attuativo<br />

del D.Lgs. n. 163/2006, continua a<br />

trovare applicazione, a eccezione<br />

di alcune disposizioni già abrogate<br />

dallo stesso Codice degli appalti<br />

pubblici, ha previsto che già il progetto<br />

preliminare contenga le prime<br />

indicazioni e disposizioni per la<br />

stesura dei piani di sicurezza.<br />

Dopo aver sinteticamente descritto<br />

quanto previsto dalle norme vigenti<br />

in materia di appalti e di sicurezza<br />

per i lavoratori nei cantieri, è<br />

necessario tornare alle attività di<br />

messa in sicurezza e/o di bonifica<br />

dei siti contaminati evidenziando<br />

che spesso, in questo ambito, data<br />

la molteplicità degli interventi necessari,<br />

emerge la necessità di<br />

coinvolgere più imprese, aventi<br />

competenze e attività diversificate.<br />

Per esempio, nel caso di messa<br />

in sicurezza d’emergenza (MISE)<br />

della falda, nella maggioranza dei<br />

casi condotta tramite interventi di<br />

Pump & Treat [1] , in genere accade<br />

che la realizzazione dei pozzi sia<br />

affidata a una ditta e la realizza-<br />

1) IlPump&Treatèunsistemautilizzatopermettereinsicurezzae/operlabonificaconsistentenell’emungimentoenelsuccessivotrattamento<br />

delleacquesotterraneecontaminate.<br />

www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 7luglio2009­N.13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!