Ambiente_e_Sicurezza..
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Tabella 1<br />
Rischi per la sicurezza dovuti a:<br />
(rischi di natura infortunistica)<br />
ILSOLE24ORE 48<br />
PREVENZIONE E PROTEZIONE<br />
OsservatorioISPESLArticolo<br />
Rischi per la salute dovuti a:<br />
(rischi di natura igienicoambientale)<br />
Rischi per la sicurezza e la salute dovuti a:<br />
(rischi trasversali)<br />
quanto più risultano complessi la<br />
struttura e la dimensione dei siti, si<br />
pensi, per esempio, al caso dei cosiddetti<br />
“megasiti”.<br />
INQUADRAMENTO<br />
TECNICO-NORMATIVO<br />
Nel campo dell’igiene e della sicurezza<br />
nei luoghi di lavoro il “rischio”<br />
è definito come la «probabilità<br />
di raggiungimento del livello<br />
potenziale di danno nelle condizioni<br />
di impiego o di esposizione ad<br />
un determinato fattore o agente<br />
oppure alla loro combinazione»<br />
(D.Lgs. n. 81/2008).<br />
I rischi che potenzialmente possono<br />
scaturire dallo svolgimento delle<br />
attività lavorative sono suddivisibili<br />
in tre categorie, come mostrato<br />
nella tabella 1.<br />
I rischi per la sicurezza (o rischi<br />
di natura infortunistica) sono<br />
originati dal potenziale verificarsi<br />
di incidenti o di infortuni e<br />
possono causare, come conseguenza<br />
dell’accadimento di un<br />
evento fisico-traumatico di diversa<br />
natura (meccanica, elettrica,<br />
chimica, termica ecc.), danni<br />
TIPOLOGIE DI RISCHI PROFESSIONALI<br />
• strutture;<br />
• macchine;<br />
• impianti elettrici;<br />
• sostanze pericolose;<br />
• incendio, esplosioni;<br />
• scavi.<br />
• agenti chimici;<br />
• agenti fisici;<br />
• agenti biologici.<br />
o menomazioni più o meno gravi.<br />
I rischi per la salute (o rischi igienico-ambientali)<br />
sono originati<br />
dalla potenziale compromissione<br />
dell’equilibrio biologico dei lavoratori<br />
esposti a fattori ambientali<br />
di rischio di natura chimica, fisica e<br />
biologica e possono portare, come<br />
conseguenza dell’esposizione, all’insorgenza<br />
di specifiche patologie<br />
che spesso si traducono nella<br />
contrazione di vere e proprie malattie<br />
professionali.<br />
I rischi per la sicurezza e la salute<br />
(o rischi trasversali) sono originati<br />
dalla organizzazione del lavoro,<br />
ovvero sono individuabili all’interno<br />
della complessa articolazione<br />
che caratterizza il rapporto tra<br />
l’operatore e l’organizzazione del<br />
lavoro in cui è inserito.<br />
Questo rapporto è immerso, peraltro,<br />
in un quadro di compatibilità e<br />
di interazioni che è di tipo psicologico<br />
e organizzativo oltre che ergonomico.<br />
Tra i rischi trasversali è<br />
possibile comprendere anche quelli<br />
esterni, ossia i rischi che l’attività<br />
lavorativa può comportare per<br />
l’ambiente e la popolazione pre-<br />
• organizzazione del lavoro;<br />
• fattori psicologici;<br />
• fattori ergonomici;<br />
• condizioni di lavoro difficili;<br />
• ambiente esterno ad area di cantiere.<br />
sente all’esterno dell’area di cantiere.<br />
L’attuale riferimento normativo in<br />
tema di gestione dei siti contaminati<br />
è il Titolo V, «Bonifica di siti<br />
contaminati», Parte IV, D.Lgs. n.<br />
152/2006 (cosiddetto Codice ambientale),<br />
«Norme in materia ambientale»,<br />
che ha disciplinato gli<br />
interventi di bonifica e di ripristino<br />
ambientale dei siti contaminati e<br />
ha definito le procedure, i criteri e<br />
le modalità per lo svolgimento delle<br />
operazioni necessarie a tal fine.<br />
Il D.Lgs. n. 152/2006 ha offerto lo<br />
spunto per approfondire alcune<br />
contraddizioni e incongruenze tra<br />
le disposizioni di quest’ultimo<br />
provvedimento normativo e quelle<br />
introdotte dal D.Lgs. n. 81/2008,<br />
principale testo normativo di riferimento<br />
in tema di “salute e sicurezza<br />
dei lavoratori”. Infatti:<br />
l l’art 242, comma 7, D.Lgs. n.<br />
152/2006, ha previsto che per<br />
gli interventi di bonifica o di<br />
messa in sicurezza, operativa o<br />
permanente, sia predisposto un<br />
“progetto operativo” la cui<br />
struttura e contenuti non risul-<br />
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