Capitolo 17 – Le Vibrazioni Meccaniche
Capitolo 17 – Le Vibrazioni Meccaniche
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LE VIBRAZIONI MECCANICHE<br />
si ottiene un moto risultante ancora del tipo:<br />
xt () = Xt ()cos(<br />
ωt+ Φ )<br />
in cui è:<br />
1 1 2 2<br />
2<br />
1<br />
1 1 2 2<br />
X() t = 2 X cos(<br />
ωt+<br />
Φ)<br />
∆ω<br />
ω =<br />
Φ<br />
2 2<br />
∆ϕ<br />
e =<br />
625<br />
Tale situazione da luogo a quel particolare fenomeno di modulazione<br />
che prende il nome di battimento, particolarmente accentuato<br />
quando i valori delle frequenze dei moti componenti sono<br />
molto prossime fra loro, per cui il valore di ∆ω è molto piccolo rispetto<br />
ad ω 1 e ad ω 2 .<br />
Un altro metodo di rappresentazione di un moto vibratorio si<br />
può avere attraverso l'uso dei numeri complessi, uso che può spesso<br />
rendere più semplici i calcoli.<br />
Con tale metodo una vibrazione del tipo:<br />
( )<br />
xt () = Xcosωt+ ϕ<br />
può essere rappresentata dalla parte reale della funzione complessa:<br />
essendo, come è noto:<br />
1 2<br />
xt ()= Xe<br />
( ω + ϕ )<br />
i t<br />
iα<br />
e = cosα+ isen<br />
α<br />
Figura 8,c