Capitolo 17 – Le Vibrazioni Meccaniche
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CORSO DI MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE<br />
camente (v. Appendice A). Il moto risultante, è in ogni caso, quel-<br />
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lo rappresentato nella fig.5.<br />
Particolarmente interessante è il caso in cui il moto di un<br />
punto risulta dalla composizione di due moti oscillatori che non<br />
hanno la medesima frequenza, cioè dalla sovrapposizione di due<br />
frequenze diverse:<br />
( ω ϕ ) ( ω ϕ )<br />
xt () = X cos t+ + X cos t+<br />
1 1 1 2 2 2<br />
Si ha così il fenomeno della modulazione (di ampiezza, di frequenza,<br />
di fase); il moto risultante dipende fondamentalmente dai<br />
valori di ω 1 e di ω 2 : se il loro rapporto non è un rapporto razionale<br />
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2<br />
1<br />
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1<br />
1<br />
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il moto risultante non è periodico.<br />
In fig. 6 è riportata, a titolo di esempio, l'oscillazione risultante da<br />
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2 2 2 2<br />
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Figura 5<br />
Figura 6