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TESI Dottorato FAVILLA MARA - Università degli Studi del Molise

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ottenuti sia per diffusione tra campioni esaminati. Insieme alle specie W. cibaria e<br />

W. confusa, sono stati isolati anche Lactobacillus plantarun, L. rossiae, Leuconostoc<br />

citreum, L. mesenteroides e Lactococcus lactis. Sono stati selezionati 6 prodotti di<br />

fermentazione ottenuti da ceppi <strong>del</strong>le specie L. plantarum, L. lactis, W. cibaria, L.<br />

citreum, W. cibaria e L. rossiae. In particolare, il ceppo di L. citreum è risultato<br />

efficace sia verso i funghi che verso B. subtilis. Tre prodotti di fermentazione hanno<br />

inibito lo sviluppo di tutti e tre i funghi in modo paragonabile o superiore al<br />

propionato di calcio (0,3% p/vol), il conservante chimico comunemente impiegato<br />

nella preparazione dei lievitati da forno per contrastare l’ammuffimento.<br />

L’analisi microbiologica dei 59 campioni di semola rimacinata di grano duro ha<br />

rilevato la presenza di contaminazione da spore di Bacillus nel 93,2% dei campioni.<br />

In particolare, il 57,6% ha presentato un livello di contaminazione nell’ordine di<br />

grandezza di 10 0 spore/g, il 13,6% di 10 1 spore/g, l’11,8% di 10 2 spore/g e il 10,2%<br />

di 10 3 spore/g. La specie B. subtilis/B. amyloliquefaciens è risultata essere la più<br />

diffusa tra i campioni esaminati (62,7%) ed era presente anche con un maggior<br />

numero di ceppi. B. licheniformis è insieme al B. subtilis la specie principalmente<br />

coinvolta nell’alterazione <strong>del</strong> pane filante, ed è presente nel 16,9% dei campioni<br />

esaminati.<br />

Conclusioni: L’impiego di batteri lattici con proprietà antimicrobiche, isolati da<br />

inesplorate nicchie ecologiche, quali le semole di grano duro, può rappresentare<br />

una risposta concreta e innovativa al problema <strong>del</strong>la conservazione dei lievitati da<br />

forno. La capacità <strong>del</strong> prodotto di fermentazione di un ceppo d Leuconostoc citreum<br />

di inibire in vitro lo sviluppo <strong>del</strong>le principali specie alterative quali B. subtilis, A. niger,<br />

P. roqueforti e E. fibuliger, e di ritardare lo sviluppo fungino sul pane, assume un<br />

significato importante nella prospettiva di una sua potenziale applicazione come<br />

“bioconservante” a livello industriale. Inoltre per la prima volta viene segnalata<br />

l’attività inibitoria in ceppi appartenenti alle specie L. citreum e L. rossiae verso<br />

importanti agenti di deterioramento dei prodotti da forno.<br />

I risultati relativi alla presenza di spore responsabili <strong>del</strong>l’alterazione “pane<br />

filante” nelle semole hanno evidenziato che solo una minima parte (ca. 7%) dei<br />

campioni è privo di contaminazione. I dati ottenuti sottolineano l’importanza di<br />

effettuare un costante monitoraggio <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>le partite di grano e dei livelli<br />

igienici <strong>del</strong>le attrezzature impiegate nei processi di molitura per evitare il rischio di<br />

contaminazioni nel pane.<br />

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