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TESI Dottorato FAVILLA MARA - Università degli Studi del Molise

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1.7.2 Attività antibatterica<br />

Le sostanze con attività antimicrobica prodotte dai batteri lattici sono molteplici.<br />

Oltre agli acidi organici, vi sono altre sostanze con effetto battericida e/o<br />

batteriostatico, soprattutto verso specie batteriche affini (De Vuyst e Vandamme,<br />

1994). Queste sostanze comprendono: le batteriocine, una classe eterogenea di<br />

composti di natura proteica e/o peptidica, antibiotici e sostanze note come BLIS<br />

(sostanze inibenti batteriocine-simili). Di queste ultime ricordiamo la Bavaricin A,<br />

prodotta da Lactobacillus sakei MI401, Plantaricina ST31 prodotta da L. plantarum<br />

ST31 e Reutericyclina ottenuta da L. reuteri LTH2584 (Corsetti et al., 1996; Ganzle<br />

1998; Todorov et al., 1999).<br />

Le batteriocine prodotte dai LAB hanno ricevuto particolare attenzione, negli<br />

ultimi anni, per via di un loro potenziale impiego come conservanti naturali<br />

nell’industria alimentare (Ennahar et al., 1999). Le batteriocine sono piccoli peptidi o<br />

proteine con attività antimicrobica verso i batteri Gram-positivi strettamente correlati.<br />

Lo spettro di attività antibatterica frequentemente include organismi che causano<br />

alterazioni dei prodotti alimentari o batteri patogeni come Listeria monocytogenes e<br />

Staphylococcus aureus. Oltre ad avere attività antimicrobica contro batteri<br />

indesiderati, si ritiene che le batteriocine possano contribuire alla competitività<br />

<strong>del</strong>l’organismo che le produce. Attività nei confronti di batteri Gram-negativi come<br />

Escherichia coli e Salmonella spp. sono state riportate, ma generalmente si<br />

verificano solo quando l’integrità <strong>del</strong>la membrana esterna è stata compromessa, per<br />

esempio da uno shock osmotico o abbassamento <strong>del</strong> pH in presenza di sostanze<br />

detergenti o agenti chelanti (Stevens et al., 1991). Le batteriocine prodotte dai LAB<br />

si distinguono in diverse classi: I) lantibiotici, piccole molecole termostabili,<br />

composte da uno o due peptidi e contenenti lantionina, che si originano da<br />

modifiche post-trascrizionali di prepeptidi inattivi; II) molecole peptidiche di piccole<br />

dimensioni, termostabili non contenenti lantionina; questa classe include le<br />

batteriocine pediocino-simile (classe II a), batteriocine bipeptidiche (classe IIb) e<br />

batteriocine cicliche (classe IIc); III) batterio-lisine, proteine di grandi dimensioni,<br />

termolabili con attività litica (Klaenhammer, 1988). La maggior parte <strong>del</strong>le<br />

batteriocine appartenenti alle classi I e II sono attive a concentrazioni nanomolari e<br />

causano permeabilizzazione <strong>del</strong>la membrana cellulare che conduce alla perdita <strong>del</strong><br />

potenziale di membrana e alla fuoriuscita di ioni, ATP e altre molecole vitali dalla<br />

cellula target (Klaenhammer, 1988).<br />

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