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TESI Dottorato FAVILLA MARA - Università degli Studi del Molise

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dotate di attività inibitoria selettiva nei confronti di batteri strettamente correlati ai<br />

ceppi produttori (Messens e De Vuyst, 2002; Schnürer e Magnusson, 2005).<br />

1.7.1 Attività antifungina<br />

<strong>Studi</strong> sul potenziale antifungino dei LAB hanno permesso di identificare composti<br />

con effetti inibitori nei confronti di diverse specie di muffe e di lieviti (Tabella 1.2)<br />

(Corsetti et al., 1998b; Lavermicocca et al., 2000; Niku-Paavola et al., 1999;<br />

Magnusson, 2003; Sjögren et al., 2003; Sjögren, 2005). Lavermicocca et al. (2000)<br />

hanno identificato gli acidi fenillattico e 4-idrossi fenillattico come i metaboliti<br />

principalmente responsabili <strong>del</strong>l’attività antifungina di un ceppo di L. plantarum<br />

isolato da impasto acido. Utilizzando questo ceppo come starter nell’impasto è stato<br />

ottenuto un notevole ritardo nello sviluppo fungino rispetto al pane di controllo<br />

ottenuto dalla fermentazione di un ceppo non produttore. Precedentemente, Corsetti<br />

et al. (1998b) hanno riportato l’effetto antifungino di un altro batterio lattico isolato da<br />

impasti acidi, Lactobacillus sanfranciscensis CB1, in grado di produrre una miscela<br />

di acidi organici con azione sinergica (acido acetico, caproico, formico, butirrico, n-<br />

valerico) responsabile <strong>del</strong>l'effetto inibitorio. Sono stati riportati anche batteri lattici<br />

produttori di molecole proteiche e/o di sostanze non ancora caratterizzate con<br />

attività antifungina (Gourama e Bullerman, 1997; Magnusson e Schnurer, 2001;<br />

Okkers et al., 1999; De Muynck et al., 2004; Florianowicz, 2001; Laitila et al., 2002;<br />

Makanjuola et al., 1992; Roy et al., 1996; Schwenninger et al., 2005).<br />

Attualmente vi è un grande interesse scientifico riguardo ai LAB con proprietà<br />

antifungine. La maggior parte <strong>del</strong>le specie dotate di attività antifungina<br />

appartengono al genere Lactobacillus. Il possibile uso di questi batteri come<br />

bioconservanti è stato recentemente riportato dal Schnürer e Magnusson (2005).<br />

Alla luce dei risultati mostrati in questi studi esistono interessanti prospettive di<br />

impiego dei LAB con attività antifungina nella preparazione di alimenti al fine di<br />

migliorare la loro qualità, per esempio riducendo l'uso di additivi chimici, e per<br />

prevenire la crescita dei lieviti e funghi agenti di deterioramento o di funghi<br />

micotossigeni.<br />

Tra le sostanze prodotte dai LAB e principalmente coinvolte nell’attività<br />

antifungina gli acidi organici rivestono un ruolo importante. I principali acidi organici<br />

deboli prodotti dai LAB e attualmente ammessi come additivi acidificanti o<br />

conservanti includono l’acido acetico (pKa 4,76), benzoico (pKa 4.19), lattico (pKa<br />

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