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TESI Dottorato FAVILLA MARA - Università degli Studi del Molise

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amplificati visualizzati mediante elettroforesi su gel di agarosio (2% p/vol). L’analisi<br />

<strong>del</strong>le bande ha portato all’individuazione di 17 diversi profili elettroforetici, associabili<br />

ad un numero di isolati compreso fra 1 e 18, caratterizzati da un insieme di<br />

frammenti di numero e dimensioni diverse tale da fornire una “impronta digitale”<br />

caratteristica per ciascun profilo.<br />

Poiché gli isolati aventi un profilo elettroforetico uguale sono considerati cloni<br />

di uno stesso individuo, per identificare le specie è stato amplificato il gene 16S<br />

rRNA di un solo isolato per profilo. L’amplificazione ha prodotto un frammento di<br />

circa 1400 bp la cui sequenza è stata confrontata con quelle presenti in banca dati.<br />

Le sequenze ottenute hanno mostrato il 99-100% d’identità con quelle disponibili in<br />

banca dati permettendo così l’identificazione <strong>del</strong>le seguenti specie batteriche:<br />

Weissella cibaria, W. confusa, Leuconostoc citreum, L. mesenteroides, Lactococcus<br />

lactis, Lactobacillus rossiae, L. plantarum/L. pentosus.<br />

Il confronto <strong>del</strong>la sequenza <strong>del</strong> gene 16S rRNA <strong>del</strong> ceppo C21-41 con quelle<br />

depositate in banca dati non ha permesso l’identificazione univoca <strong>del</strong>la specie, in<br />

quanto il frammento amplificato è risultato avere un’identità <strong>del</strong> 100% sia con L.<br />

plantarum che con L. pentosus, è stata quindi eseguita un’ulteriore indagine al fine<br />

di ottenere l’identificazione esatta <strong>del</strong> ceppo. La Figura 2.1 mostra l’amplificazione<br />

<strong>del</strong> DNA totale <strong>del</strong> ceppo C21-41 con la miscela dei tre oligonucleotidi disegnati<br />

sulla sequenza <strong>del</strong> gene recA, che ha prodotto un frammento di 318 bp<br />

corrispondente alla specie L. plantarum. Successivamente i 17 profili sono stati<br />

analizzati utilizzando il coefficiente di similarità Dice (SD) e l’algoritmo UPGMA,<br />

ottenendo così il dendrogramma riportato in Figura 2.2. L’identificazione <strong>del</strong>le specie<br />

a cui appartengono gli isolati caratterizzati dai 17 diversi profili rep che compongono<br />

il dendrogramma di similarità ha messo in evidenza come otto dei 17 diversi profili<br />

(I-P, Figura 2.2) sono associati a isolati di W. cibaria. Essi sono raggruppati con un<br />

livello <strong>del</strong> coefficiente di similarità circa <strong>del</strong> 50% e sono chiaramente distinti dagli<br />

isolati di W. confusa (C, D e E) che si raggruppano tra loro ad un livello di similarità<br />

circa <strong>del</strong> 55%. Il gruppo di W. cibaria è unito a L. mesenteroides (Q) e a L. citreum<br />

(G) e L. rossiae (H) a un livello <strong>del</strong> coefficiente di similarità di circa il 46% e il 30%,<br />

rispettivamente. L. plantarum e L. lactis (profili A, B, F) sulla base dei loro profili<br />

sono raggruppati con W. confusa. Il confronto dei risultati ottenuti mediante rep-PCR<br />

insieme all’analisi <strong>del</strong>le sequenze hanno dimostrato che i batteri lattici isolati più<br />

frequentemente dalle semole analizzate appartengono al genere Weissella. Infatti<br />

W. confusa e W. cibaria sono state entrambe isolate da sei differenti campioni,<br />

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