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TESI Dottorato FAVILLA MARA - Università degli Studi del Molise

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3.1 Introduzione<br />

Negli ultimi anni l’alterazione nota come “pane filante” risulta essere un problema<br />

attuale e frequente in molte parti <strong>del</strong> mondo. In particolare, diverse aziende <strong>del</strong><br />

Meridione d’Italia hanno segnalato recentemente e soprattutto nel periodo compreso<br />

tra la primavera e l’autunno problemi di deterioramento che hanno portato alla<br />

completa compromissione <strong>del</strong>le produzioni panarie.<br />

I microrganismi responsabili appartenenti al genere Bacillus sono ampiamente<br />

diffusi in natura e si sviluppano soprattutto nel terreno, contaminano il frumento<br />

durante la coltivazione e permangono nelle farine dopo la macinazione (Galli e<br />

Franzetti, 1987; Viljoen e von Holy, 1997). Le spore presenti, sopravvivono al<br />

processo di cottura <strong>del</strong> pane e dopo alcune ore germinano e avviano un processo<br />

degradativo <strong>del</strong>l’amido e <strong>del</strong>le proteine che porta alla formazione <strong>del</strong>la filatura <strong>del</strong>la<br />

mollica. Una <strong>del</strong>le specie più frequentemente associata a queste alterazioni è B.<br />

subtilis (Watkins, 1906, Kirschner e von Holy, 1989; Bailey e von Holy, 1993,<br />

Thompson et al., 1993). In particolare uno studio condotto da Rosenkvist e Hansen<br />

(1995) B. subtilis è risultata l’unica specie isolata da pane contaminato, mentre la<br />

popolazione di Bacilli isolata dalle materie prime presentava una più ampia<br />

variabilità di specie (B. megaterium, B. licheniformis, B. subtilis, B. pumilus, B.<br />

firmus). Gli autori hanno giustificato la dominanza di B. subtilis nel pane con la più<br />

alta resistenza <strong>del</strong>le spore al calore (Rosenkvist e Hansen, 1995). Altre specie<br />

isolate da pane contaminato sono: B. licheniformis, B. pumilus e B. cereus (Collins<br />

et al. 1991, Thompson et al. 1998).<br />

La farina rappresenta la principale fonte di spore batteriche ma l’alterazione<br />

<strong>del</strong> pane può originare anche dall’uso di altre materie prime quali lievito e additivi<br />

spesso contaminate da spore di Bacillus (Collins, 1991; Rosenkvist e Hansen,<br />

1995). Inoltre è stato dimostrato che le macchine usate per la panificazione e gli<br />

ambienti di lavorazione possono rappresentare ulteriori veicoli di contaminazione<br />

(Legan, 1987; von Holy et al., 1988; Bailey e von Holy, 1993). La presenza di lotti di<br />

grano contaminati può infatti compromettere l’igiene dei macchinari deputati alla<br />

macinazione <strong>del</strong>le cariossidi, determinando così il rischio di contaminare altri lotti.<br />

L’assenza di conservanti aumenta il rischio che l’alterazione si manifesti. Per<br />

esempio, Rosenkvist e Hansen (1995) hanno osservato che si possono ottenere<br />

elevate concentrazioni di cellule batteriche (ca 10 6 ufc/g) nel pane privo conservanti<br />

nonostante l’alterazione non sia visibile. Inoltre gli stessi autori, hanno riportato che<br />

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