19.06.2013 Views

L'ecfrasis nel Piacere di Gabriele d'Annunzio - E-thesis

L'ecfrasis nel Piacere di Gabriele d'Annunzio - E-thesis

L'ecfrasis nel Piacere di Gabriele d'Annunzio - E-thesis

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

32a. lungo le pareti erano <strong>di</strong>sposti [...] alcuni gran<strong>di</strong> trittici e <strong>di</strong>ttici della scuola toscana del XIV<br />

secolo; quattro arazzi fiamminghi, rappresentanti la Storia <strong>di</strong> Narcisso[...] (pp. 63-64, EASC/stile;<br />

EASC/topos, corsivo dell’autore)<br />

b. Teneva tra le mani un quadretto d’argento, attribuito a Caradosso Foppa (p. 64,<br />

EATB/nominazione)<br />

c. Un Centauro intagliato in un sardonio, opera assai fina, forse proveniente dal <strong>di</strong>sperso museo <strong>di</strong><br />

Lorenzo il Magnifico, la tentò. (p. 65, EATB/marcatura indeterminata)<br />

d. La gente elegante si dava ai bei parlari, fra le Natività e le Annunciazioni giottesche. (p.67,<br />

EATB/allusione- EASC/topos, corsivo dell’autore)<br />

Ogni oggetto nuovo viene introdotto con un referente noto: scuola, topos, oppure la<br />

provvenienza <strong>nel</strong> mondo esterno, benché le opere siano fittizie. Nell’es. 32c l’origine<br />

è incerta, ma <strong>nel</strong>la p. 66 Andrea riflette che «Potrebbe essere il Centauro che<br />

Donatello copiò». Secondo T. Mazzarotto si tratta d’un «cammeo già appartenuto alla<br />

collezione <strong>di</strong> Lorenzo il Magnifico ed ora al Museo <strong>di</strong> Napoli» 27 . Quin<strong>di</strong> è possibile<br />

classificarlo come marcatura indeterminata. La Storia <strong>di</strong> Narcisso è una delle tre cose<br />

«superiori» <strong>nel</strong>la ven<strong>di</strong>ta, insieme alla tazza <strong>di</strong> cristallo <strong>di</strong> rocca e l’elmo attribuito al<br />

Pollaiuolo (secondo le Vite <strong>di</strong> Vasari p. 65, n. 1):<br />

33. un elmo d’argento cesellato da Antonio del Pollajuolo, che la Signoria <strong>di</strong> Firenze donò al conte<br />

d’Urbino <strong>nel</strong> 1472, in ricompensa de’ servigi da lui resi <strong>nel</strong> tempo della presa <strong>di</strong> Volterra. (pp. 64-<br />

65, EATB/nominazione)<br />

Andrea rivede l’elmo, i quattro arazzi e la tazza <strong>di</strong> cristallo <strong>nel</strong>la casa <strong>di</strong> Elena e suo<br />

marito (p. 266-67), quin<strong>di</strong> anche qui gli oggetti connettono le fasi <strong>di</strong>verse: <strong>nel</strong>l’asta<br />

testimoniano l’inizio dell’amore fra Elena e Andrea, <strong>nel</strong>la p. 266 gli stessi oggetti<br />

sono in possesso <strong>di</strong> Lord Heathfield, come anche Elena.<br />

Nelle similitu<strong>di</strong>ni ecfrastiche gli oggetti che non sono rappresentazioni vengono<br />

paragonati alle opere d’arte, vale a <strong>di</strong>re che il veicolo è una rappresentazione <strong>nel</strong><br />

mondo esterno. Alcuni oggetti, coppe <strong>di</strong> cristallo e una poltrona, collaborano al tema<br />

dello scambio delle figure <strong>di</strong> Elena e Maria:<br />

34a. Le rose folte e larghe stavano immerse in certe coppe <strong>di</strong> cristallo che si levavan sottili da una<br />

specie <strong>di</strong> stelo dorato slargandosi in guisa d’un giglio adamantino, a similitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> quelle che<br />

sorgon <strong>di</strong>etro la Vergine <strong>nel</strong> tondo <strong>di</strong> Sandro Botticelli alla Galleria Borghese. (p. 5,<br />

SE/attribuzione)<br />

b. Dietro <strong>di</strong> lei, come <strong>di</strong>etro la Vergine <strong>nel</strong> tondo <strong>di</strong> Sandro Botticelli, sorgevano le coppe <strong>di</strong><br />

cristallo coronate dalle ciocche <strong>di</strong> lilla bianche; e le sue mani d’arcangelo si movevano tra le<br />

istoriette mitologiche <strong>di</strong> Luzio Dolci e gli esametri d’Ovi<strong>di</strong>o. (p. 334, SE/attribuzione)<br />

L’articolo L’estate a Roma, Nella galleria Borghese (La Tribuna, 22 luglio 1887) 28<br />

contiene una descrizione del tondo botticelliano, chiamato La Vergine fra gli Angeli<br />

(p. 5, n. 2). Le coppe partecipano alle messinscene amorose. Nella scena iniziale<br />

27 Cit. p. 66, n. 1.<br />

28 Scritti 1996, 880-83.<br />

62

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!