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L'ecfrasis nel Piacere di Gabriele d'Annunzio - E-thesis

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39. la sala borghesiana della Danae d’innanzi a cui Elena sorrideva quasi rivelata, e la sala degli<br />

specchi ove l’imagine <strong>di</strong> lei passava tra i putti <strong>di</strong> Ciro Ferri e le ghirlande <strong>di</strong> Mario de’ Fiori; la<br />

camera dell’Eliodoro, pro<strong>di</strong>giosamente animata della più forte palpitazion <strong>di</strong> vita che il Sanzio<br />

abbia saputo infondere <strong>nel</strong>l’inerzia d’una parete, e l’appartamento dei Borgia, ove la grande<br />

fantasia del Pinturicchio si svolge in un miracoloso tessuto d’istorie, <strong>di</strong> favole, <strong>di</strong> sogni, <strong>di</strong><br />

capricci, <strong>di</strong> artifizi e <strong>di</strong> ar<strong>di</strong>ri; la stanza <strong>di</strong> Galatea, per ove si <strong>di</strong>ffonde non so che pura freschezza e<br />

che serenità inestinguibile <strong>di</strong> luce, e il gabinetto dell’Ermafro<strong>di</strong>to, ove lo stupendo mostro, nato<br />

dalla voluttà d’una ninfa e d’un semi<strong>di</strong>o, stende la sua forma ambigua tra il rifulgere delle pietre<br />

fini; tutte le solitarie se<strong>di</strong> della Bellezza conoscevano il loro amore. (p. 89-90, ED-<br />

EATB/nominazione-allusione)<br />

Benché la descrittività del passo sia moderata, la reazione personale e le allusioni a<br />

opere e artisti ben conosciuti ne garantiscono la vivacità 30 . Gli elementi che abbiamo<br />

visto - luce, specchio, pietre fini - sono presenti anche qui. Successivamente nei<br />

momenti amorosi Elena ed Andrea rievocano le visite, ricordano per esempio la visita<br />

alla Santa Sabina, dove hanno visto «le storie intagliate <strong>nel</strong>la porta <strong>di</strong> cipresso» e la<br />

Madonna del Rosario (p. 99). Comunque le stesse messincene amorose vengono<br />

riciclate con Maria e altre donne (cfr. es. 29, 30a/b, 34, 35). Forse perché le donne<br />

sono personaggi scambiabili, cioè strumenti <strong>nel</strong>la messinscena, il loro go<strong>di</strong>mento delle<br />

opere d’arte non <strong>di</strong>minuisce il go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> Andrea.<br />

Se i soggetti religiosi sono in contrasto con la mondanità della gente <strong>nel</strong>l’es. 32d,<br />

la contrapposizione fra sacro e profano è ancora più evidente <strong>nel</strong>la stanza da letto <strong>di</strong><br />

Andrea (pp. 232-34), che è «come una cappella», arredata con «le stoffe<br />

ecclesiastiche» e «gli arazzi <strong>di</strong> soggetto sacro». La stanza <strong>di</strong>venta una scena <strong>di</strong><br />

profanazione <strong>di</strong> Maria. Come <strong>nel</strong>la notte «nivale» entrambe le figure femminili sono<br />

presenti nei pensieri <strong>di</strong> Andrea, e Maria, il cui nome è esaltato <strong>nel</strong>le stoffe sacre, si<br />

confonde con la figura <strong>di</strong> Elena nei sogni voluttuosi <strong>di</strong> Andrea (p. 232). La<br />

mescolazione <strong>di</strong> sacro e profano accade già prima <strong>nel</strong>la casa <strong>di</strong> Elena dove «il<br />

crocifisso <strong>di</strong> Guido Reni» accompagna la consumazione del loro amore (p. 85).<br />

L’arredamento della stanza da letto <strong>di</strong> Andrea rispecchia la copiosità del romanzo (e<br />

come tale sarebbe un esempio sineddocchiale):<br />

40. Il letto sorgeva sopra un rialto <strong>di</strong> tre gra<strong>di</strong>ni, all’ombra <strong>di</strong> un baldacchino <strong>di</strong> velluto<br />

controtagliato, veneziano, del secolo XVI, con fondo <strong>di</strong> argento dorato e con ornamenti d’un color<br />

rosso sbia<strong>di</strong>to a rilievi d’oro riccio; il quale in antico doveva essere un paramento sacro, poiché il<br />

<strong>di</strong>segno portava inscrizioni latine e i frutti del Sacrifizio: l’uva e le spiche. Un piccolo arazzo<br />

fiammingo, finissimo, intessuto d’oro <strong>di</strong> Cipro, raffigurante un’Annunciazione, copriva la testa del<br />

letto. Altri arazzi, con le armi gentilizie <strong>di</strong> casa Sperelli <strong>nel</strong>l’ornato, coprivano le pareti, limitati<br />

alla parte superiore e alla parte inferiore da strisce in guisa <strong>di</strong> fregi [SE/associazione] su cui erano<br />

ricamate istorie della vita <strong>di</strong> Maria Vergine e gesta <strong>di</strong> martiri, d’apostoli, <strong>di</strong> profeti. Un paliotto<br />

raffigurante la Parabola delle vergini sagge e delle vergini folli [...] insieme con alcune maioliche<br />

<strong>di</strong> Luca della Robbia e con seggioloni ricoperti <strong>nel</strong>la spalliera e <strong>nel</strong> piano da pezzi <strong>di</strong> dalmatiche<br />

raffiguranti i fatti della Creazione. [...] Su la tavola del caminetto, come su la tavola <strong>di</strong> un altare<br />

30 Ve<strong>di</strong> 3.3.1 per l’associazione <strong>di</strong> Elena con la Danae correggesco.<br />

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