22.07.2012 Views

Rapporto Unicredit sulle piccole imprese le piccole imprese e il

Rapporto Unicredit sulle piccole imprese le piccole imprese e il

Rapporto Unicredit sulle piccole imprese le piccole imprese e il

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Inoltre, <strong>le</strong> banche commerciali si fondano su un forte radicamento territoria<strong>le</strong>, sia in termini di<br />

depositi sia in termini di prestiti. Esse svolgono un ruolo fondamenta<strong>le</strong> nel canalizzare i risparmi del<strong>le</strong><br />

famiglie verso gli investimenti del<strong>le</strong> <strong>imprese</strong>. In Italia <strong>le</strong> <strong>imprese</strong> sono in preva<strong>le</strong>nza di dimensione<br />

piccola ed hanno sostanzialmente solo due alternative per finanziare la propria attività: ricorrere ai<br />

capitali propri o ricorrere ai prestiti bancari.<br />

In sintesi, assisteremo ad una forte rivalutazione del segmento reta<strong>il</strong> da parte del<strong>le</strong> banche, con<br />

un presidio cap<strong>il</strong>lare sul territorio e che punti a consolidare e rafforzare la propria base di clienti in<br />

un’ottica di business sostenibi<strong>le</strong>.<br />

Alla luce di tutto ciò, <strong>le</strong> <strong>picco<strong>le</strong></strong> <strong>imprese</strong> rappresentano una massa critica significativa per <strong>il</strong><br />

sistema bancario in Europa, ed in particolare in Italia. Va<strong>le</strong> quindi la pena comprendere in maniera<br />

approfondita come questo tipo di clientela abbia vissuto rispetto al settore bancario <strong>il</strong> passaggio<br />

della crisi finanziaria.<br />

Questi aspetti rappresentano <strong>il</strong> tema del<strong>le</strong> prossime due sezioni.<br />

4.2 L’accesso aL credito deLLe piccoLe <strong>imprese</strong><br />

In Europa <strong>le</strong> <strong>picco<strong>le</strong></strong> e medie <strong>imprese</strong> (PMI), cioè <strong>le</strong> <strong>imprese</strong> con meno di 250 addetti, rappresentano<br />

la quasi totalità dell’economia rea<strong>le</strong> (99,8 %). In particolare, <strong>le</strong> micro e <strong>picco<strong>le</strong></strong> <strong>imprese</strong> (quel<strong>le</strong>, cioè,<br />

con un numero di addetti inferiore a 50) costituiscono <strong>il</strong> 98,7%, ed occupano circa <strong>il</strong> 50% della forza<br />

lavoro impiegata nel settore non finanziario.<br />

Dato <strong>il</strong> peso della componente del<strong>le</strong> <strong>picco<strong>le</strong></strong> <strong>imprese</strong> nell’economia europea, è importante<br />

indagarne <strong>le</strong> specificità nel finanziamento e <strong>le</strong> eventuali difficoltà di accesso al credito sperimentate<br />

in occasione dell’attua<strong>le</strong> crisi.<br />

Rispetto al<strong>le</strong> grandi <strong>imprese</strong>, <strong>le</strong> <strong>picco<strong>le</strong></strong> <strong>imprese</strong> normalmente non sono in grado di ricorrere al<br />

mercato dei capitali per <strong>le</strong> loro esigenze di finanziamento ma dipendono maggiormente dal sistema<br />

bancario.<br />

Le <strong>picco<strong>le</strong></strong> <strong>imprese</strong>, date <strong>le</strong> loro caratteristiche di maggior opacità dal punto di vista informativo<br />

e rischio relativamente più e<strong>le</strong>vato di fallimento5 , trovano maggiormente costoso finanziare i loro<br />

progetti ricorrendo ad intermediari non bancari o direttamente sul mercato, rispetto al credito<br />

bancario. Quest’ultimo costituisce dunque la fonte privi<strong>le</strong>giata di finanziamento per questa classe<br />

di <strong>imprese</strong>.<br />

Rispetto al mercato dei capitali, un sistema finanziario bancocentrico può risultare più efficiente<br />

nell’allocazione del<strong>le</strong> risorse finanziarie in un contesto caratterizzato da un apparato produttivo<br />

estremamente frammentato, come quello italiano. Infatti, al fine di garantire un flusso stabi<strong>le</strong> di<br />

business futuro con <strong>il</strong> network di <strong>imprese</strong>-clienti, i sistemi relazionali di finanziamento incentivano i<br />

finanziatori a cooperare con l’impresa finanziata rendendo più stabi<strong>le</strong> <strong>il</strong> flusso di finanziamenti nel<br />

tempo. Inoltre, i sistemi relazionali di finanziamento hanno vantaggi informativi che implicano prestiti<br />

meno costosi e liquidity insurance: mediante contratti creditizi ripetuti nel tempo la banca ottiene<br />

informazioni su business e condizioni finanziarie di <strong>imprese</strong> opache (vedi sezione 6.2.2).<br />

5 Per quanto riguarda l’Italia, ad esempio, secondo <strong>il</strong> rapporto Cerved “I fallimenti in Italia e in Europa” (Maggio 2009), <strong>le</strong> oltre 50<br />

m<strong>il</strong>a società di capita<strong>le</strong> per cui si è aperta tra <strong>il</strong> gennaio del 2001 e l’apri<strong>le</strong> del 2009 una procedura fallimentare erano, prima<br />

dell’insorgere della crisi, soprattutto aziende di piccola dimensione. In base ai b<strong>il</strong>anci di tre annualità precedenti al<strong>le</strong> procedure<br />

risulta infatti che circa <strong>il</strong> 39% del<strong>le</strong> <strong>imprese</strong> generava un volume d’affari compreso tra 200 m<strong>il</strong>a euro e 1 m<strong>il</strong>ione di euro e <strong>il</strong> 24%<br />

sotto i 200 m<strong>il</strong>a euro.<br />

100 I La crisi finanziaria e <strong>le</strong> conseguenze sul rapporto banca-impresa

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!