Rapporto Unicredit sulle piccole imprese le piccole imprese e il
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La prima tendenza che pare importante ri<strong>le</strong>vare è quella di una buona tenuta per quel<strong>le</strong> <strong>imprese</strong> che<br />
presidiano la f<strong>il</strong>iera a val<strong>le</strong>. Una strategia, questa, evidentemente più diffici<strong>le</strong> da perseguire per<br />
<strong>le</strong> <strong>imprese</strong> di <strong>picco<strong>le</strong></strong> dimensioni, in quanto l’orientamento al mercato implica una serie di funzioni<br />
che incidono pesantemente sulla struttura di costo del<strong>le</strong> <strong>imprese</strong>. Allo stesso modo, tuttavia, è una<br />
strategia che permette a chi la persegue di trattenere gran parte del valore aggiunto generato dal<br />
prodotto venduto. È <strong>il</strong> caso, ad esempio, della Chocolate and Gianduiotto Srl, azienda artigiana<br />
e famigliare piemontese che impiega 20 dipendenti e che si occupa di produzioni dolciarie a<br />
base cioccolato. Per ammissione stessa dei suoi titolari, la strategia vincente di ta<strong>le</strong> impresa -<br />
anche nella comp<strong>le</strong>ssa fase congiuntura<strong>le</strong> attua<strong>le</strong> - sta nel possedere alcuni negozi di proprietà<br />
nel centro di Torino, che assorbono <strong>il</strong> 30% della produzione e sono strategici per <strong>il</strong> presidio della<br />
commercializzazione, in funzione dell’aumento dei margini e della capacità di veicolare <strong>il</strong> marchio.<br />
Non solo: tali negozi hanno finora consentito all’azienda di superare agevolmente questo periodo<br />
di stretta creditizia, poiché da un lato consentono di massimizzare gli introiti derivanti della vendita<br />
(coprendo tutte <strong>le</strong> fasi <strong>le</strong>gate alla commercializzazione) e dall’altra fungono da vere e proprie garanzie<br />
reali, perlomeno in funzione del reperimento della liquidità a breve.<br />
Grazie ai nostri negozi non dobbiamo fare affidamento <strong>sul<strong>le</strong></strong> banche per la liquidità a breve,<br />
mentre lo facciamo per gli investimenti di lungo termine, dove abbiamo qualche criticità.<br />
(Chocolate and Gianduiotto Srl)<br />
Analogo, anche se appartenente ad un settore merceologico che più lontano non si può, è <strong>il</strong> caso<br />
della Compact Composity, altra impresa piemontese che opera nel campo della prototipazione per<br />
<strong>il</strong> settore auto, in particolare per quanto riguarda i materiali compositi. Nel corso della sua storia<br />
l’azienda ha collaborato con progettisti del calibro di Pinifarina, Giugiaro e Bertone, soprattutto per<br />
quel<strong>le</strong> vetture di prossima generazione che vengono spesso presentate ai saloni dell’automobi<strong>le</strong>.<br />
L’impresa, in questi ultimi anni, ha agito sul mercato intuendo la crisi prima che questa si<br />
materializzasse, provando ad uscire dal ciclo della sub-fornitura. Così ha avuto inizio un percorso<br />
di evoluzione tecnologica in cui si inseriscono anche i progetti di ricerca avviati con <strong>le</strong> Università<br />
e soprattutto con <strong>il</strong> Politecnico di Torino. Passando a progettare e produrre aerei ultra<strong>le</strong>ggeri - già<br />
brevettati e presentati in Germania - e sfruttando i loro saperi sui materiali compositi, la Compact<br />
Composity si è inserita con marchio proprio in un’interessante nicchia di mercato. Attualmente<br />
l’azienda ha quindici dipendenti, tra cui molti giovani. La crisi, per l’azienda, si è tradotta in un<br />
decremento del fatturato proveniente dal<strong>le</strong> produzioni tradizionali e ha acce<strong>le</strong>rato <strong>il</strong> processo di<br />
diversificazione già avviato negli anni precedenti.<br />
Vi è infine <strong>il</strong> caso della M<strong>il</strong>abb Srl, azienda che produce sacchetti in plastica e carta, destinati al<br />
commercio al dettaglio e all’ingrosso. Nel 2000 l’azienda è stata reingegnerizzata, informatizzandola<br />
e applicando tecniche manageria<strong>le</strong> di controllo della gestione, processo imprescindibi<strong>le</strong>, stante i<br />
bassi margini per singolo output. Inoltre, sono state ridefinite <strong>le</strong> politiche commerciali con una<br />
riduzione della rete commercia<strong>le</strong> e un ampliamento della rete di distributori, soprattutto all’estero,<br />
dove l’impresa costruisce <strong>il</strong> 40% del suo fatturato.<br />
Laddove <strong>il</strong> presidio a val<strong>le</strong> della f<strong>il</strong>iera non basta, diventa fondamenta<strong>le</strong> riuscire a cogliere <strong>le</strong> tendenze<br />
emergenti nei mercati e nella società, attraverso l’imp<strong>le</strong>mentazione di nuovi prodotti e nuovi<br />
business. Un caso interessante, in questo senso, è quello della Nuovi Cittadini srl, impresa di<br />
servizi nata per superare <strong>le</strong> difficoltà che potenziali imprenditori immigrati dell’area m<strong>il</strong>anese trovano<br />
in fase di start up, valorizzandone professionalità e ta<strong>le</strong>nto. La Nuovi Cittadini è nata nel luglio del<br />
2008, fondandosi su due importanti intuizioni. La prima, <strong>le</strong>gata al<strong>le</strong> opportunità offerte dalla nicchia<br />
della nuova imprenditoria straniera, mercato tanto vibrati<strong>le</strong> quando scoperto. La seconda nasce<br />
84 I Riannodare i f<strong>il</strong>i della fiducia: la crisi e <strong>il</strong> capitalismo dei piccoli