Tabella 2 - Picco<strong>le</strong> <strong>imprese</strong> (11-50 addetti): una comparazione europea 170 I Gli attori del territorio e <strong>il</strong> supporto al<strong>le</strong> <strong>picco<strong>le</strong></strong> <strong>imprese</strong> N. Imprese N. persoNe ImpIegate Valore aggIuNto (meur) Valore % medIa eu 26 Valore % medIa eu 26 Valore % medIa eu 26 Italia 183.662 4,8% 6,9% 3.257.900 21,7% 20,6% 137.145 23,2% 19,0% Francia 147.410 6,5% 6,9% 3.017.626 21,0% 20,6% 140.268 18,5% 19,0% Germania 244.016 14,7% 6,9% 4.565.380 22,1% 20,6% 189.009 18,2% 19,0% Uk 171.703 10,8% 6,9% 3.161.903 17,5% 20,6% 162.362 15,9% 19,0% Spagna 175.716 6,9% 6,9% 3.436.451 25,7% 20,6% 119.678 24,2% 19,0% Fonte: estratto da Commissione Europea, SBA Fact Sheets, 2009 Tabella 3 - Medie <strong>imprese</strong> (51-250 addetti): una comparazione europea N. Imprese N. persoNe ImpIegate Valore aggIuNto (meur) Valore % medIa eu 26 Valore % medIa eu 26 Valore % medIa eu 26 Italia 19.354 0,5% 1,1% 1.858.001 12,4% 16,8% 94.756 16,0% 17,8% Francia 23.094 1,0% 1,1% 2.376.895 16,5% 16,8% 118.552 15,6% 17,8% Germania 39.641 2,4% 1,1% 3.971.022 19,2% 16,8% 199.453 19,2% 17,8% Uk 27.562 1,7% 1,1% 2.755.698 15,2% 16,8% 171.571 16,8% 17,8% Spagna 20.131 0,8% 1,1% 1.935.282 14,5% 16,8% 82.906 16,8% 17,8% Fonte: estratto da Commissione Europea, SBA Fact Sheets, 2009 Tabella 4 - Micro e PMI (< 250 addetti): una comparazione europea N. Imprese N. persoNe ImpIegate Valore aggIuNto (meur) Valore % medIa eu 26 Valore % medIa eu 26 Valore % medIa eu 26 Italia 3.818.745 99,9% 99,8% 12.182.012 81,3% 67,1% 719.913 70,9% 57,9% Francia 2.274.299 99,8% 99,8% 8.834.428 61,4% 67,1% 412.245 54,2% 57,9% Germania 1.657.194 99,5% 99,8% 12.436.906 60,1% 67,1% 553.228 53,2% 57,9% Uk 1.582.576 99,6% 99,8% 9.787.036 54,0% 67,1% 527.055 51,6% 57,9% Spagna 2.542.020 99,9% 99,8% 10.537.784 78,7% 67,1% 338.988 68,5% 57,9% Fonte: estratto da Commissione Europea, SBA Fact Sheets, 2009
Tabella 5 - Grandi <strong>imprese</strong> (> 250 addetti): una comparazione europea N. Imprese N. persoNe ImpIegate Valore aggIuNto (meur) Valore % medIa eu 26 Valore % medIa eu 26 Valore % medIa eu 26 Italia 2.943 0,1% 0,2% 2.804.688 18,7% 32,9% 172.234 29,1% 42,1% Francia 5.000 0,2% 0,2% 5.553.907 38,6% 32,9% 347.744 45,8% 42,1% Germania 8.135 0,5% 0,2% 8.235.305 39,8% 32,9% 486.118 46,8% 42,1% Uk 6.240 0,4% 0,2% 8.323.762 46,0% 32,9% 494.351 48,4% 42,1% Spagna 3.032 0,1% 0,2% 2.849.049 21,3% 32,9% 155.619 31,5% 42,1% Fonte: estratto da Commissione Europea, SBA Fact Sheets, 2009 Come si può vedere dal<strong>le</strong> tabel<strong>le</strong> sopra riportate, l’Italia - rispetto ai suoi principali partner comunitari (oltre naturalmente alla media UE-26) - presenta una netta preva<strong>le</strong>nza di micro<strong>imprese</strong>, e ciò emerge considerando tutti e tre i parametri ut<strong>il</strong>izzati. Il 94,6% del<strong>le</strong> <strong>imprese</strong> sono micro (contro solo l’82% in Germania); esse danno lavoro al 47,1% degli occupati (<strong>il</strong> 18,9% in Germania) e generano <strong>il</strong> 31,8% del valore aggiunto (<strong>il</strong> 15,9% in Germania). D’altro canto, l’Italia è sottorappresentata, rispetto agli altri Paesi, nel<strong>le</strong> altre classi dimensionali di impresa; soprattutto, essa si caratterizza per una scarsa presenza, in termini relativi, di <strong>imprese</strong> medie o, vo<strong>le</strong>ndo, medio-<strong>picco<strong>le</strong></strong>. Nel comp<strong>le</strong>sso, tuttavia, considerando nel loro insieme <strong>le</strong> tre classi di <strong>imprese</strong> censite a livello europeo (Micro, Picco<strong>le</strong> e Medie, d’ora in avanti SME), la performance del sistema produttivo italiano appare assai significativa. Basti infatti pensare che - come pone in evidenza la Commissione Europea nel suo SBA Fact Sheet riferito all’Italia - vi sono all’incirca 65 SME per 1.000 abitanti, cifra che «è sostanzialmente al di sopra della media UE pari a circa 40». L’incidenza, sempre per 1.000 abitanti, è di 36 SME in Francia, 20 in Germania, 26 nel Regno Unito e 58 in Spagna. Per approfondire questa comparazione, facciamo riferimento alla Tabella 4. In tutti i Paesi della UE queste tre classi di <strong>imprese</strong> rappresentano oltre <strong>il</strong> 99,5% del tota<strong>le</strong>; in Italia addirittura <strong>il</strong> 99,9%. Dove <strong>le</strong> cose iniziano a differenziarsi è l’incidenza di queste (numerosissime) <strong>imprese</strong> sugli occupati e sul valore aggiunto prodotto. Qui emerge con nettezza <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o dell’Italia come Paese della «micro e piccola impresa» per antonomasia: l’81,3% nel caso degli occupati e <strong>il</strong> 70,9% per <strong>il</strong> valore aggiunto sono valori ampiamente superiori alla media UE-26 (rispettivamente, <strong>il</strong> 67,1% e <strong>il</strong> 57,9%), ma anche superiori ai valori realizzati dagli altri tre grandi, Germania, Francia e Regno Unito (che si muovono fra <strong>il</strong> 50 e <strong>il</strong> 60%), mentre più sim<strong>il</strong>i ai nostri sono i valori della Spagna. Se, come abbiamo richiamato in apertura, l’Italia ha la seconda manifattura d’Europa e se <strong>il</strong> cuore manifatturiero dell’Europa sta dentro un «c<strong>il</strong>indro» che va da Amburgo a Firenze, la traiettoria di sv<strong>il</strong>uppo della nostra industria non può che iscriversi in un orizzonte autenticamente europeo. L’UE, se la confrontiamo dal punto di vista struttura<strong>le</strong> con <strong>le</strong> altre due maggiori aree economiche del mondo, presenta ancora oggi una base industria<strong>le</strong> (26,5% del valore aggiunto) che la rende più simi<strong>le</strong> al Giappone (28,5%) che non agli Stati Uniti (21,8%) 6 . 6 Il confronto fra i tre Paesi della «Triade» si trova in: European Central Bank, Statistic Pocket Book, September 2009: i dati sulla ripartizione del valore aggiunto per attività economica si riferiscono al 2008 per l’UE e al 2007 per USA e Giappone; quelli sull’industria si intendono comprensivi del<strong>le</strong> costruzioni. Va altresì segnalato, fra gli altri, <strong>il</strong> dato sul P<strong>il</strong> (in Ppa): l’UE-27 è la prima potenza economica del mondo (13,0 tr<strong>il</strong>ioni di Euro contro i 12,3 degli USA e i 3,7 del Giappone), ma soprattutto rispetto agli USA sconta un gap nel P<strong>il</strong> pro-capite, sempre in Ppa (26.100 Euro, che salgono a 28.300 nell’Area Euro, contro i 40.300 degli Usa e i 29.000 del Giappone). La diversa dinamica della produttività è offerta come principa<strong>le</strong> spiegazione di questa differenza: posta pari a 100 la produttività del lavoro (in Ppa) nell’Area Euro, <strong>il</strong> valore scende a 91,7 nell’UE (e lo stesso accade per <strong>il</strong> Giappone) mentre sa<strong>le</strong> a 132,5 negli Usa. Capitolo 6 I 171
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Quadro 2 il proGetto impresa italia
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