Rapporto Unicredit sulle piccole imprese le piccole imprese e il
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Particolarmente positivi sono stati i giudizi espressi dal<strong>le</strong> previsioni riguardo ai 12 mesi futuri che<br />
quest’anno toccano <strong>il</strong> livello più alto mai raggiunto nel<strong>le</strong> scorse indagini, portandosi a 110, +10 punti<br />
rispetto al 2008, mentre i giudizi sui 12 mesi passati è sceso a 77, -7 punti rispetto allo scorso anno.<br />
Ciò testimonia che probab<strong>il</strong>mente gli imprenditori hanno avuto modo di prendere coscienza degli effetti<br />
della crisi sulla propria attività e hanno così espresso opinioni più ottimistiche sul futuro.<br />
Altra importante novità è l’inversione di tendenza avuta tra i settori merceologici d’appartenenza degli<br />
intervistati: <strong>il</strong> commercio al dettaglio guadagna 6 punti rispetto al 2008 divenendo più fiducioso del<br />
commercio all’ingrosso che perde 4 punti. inoltre, perdendo ben 7 punti rispetto allo scorso anno,<br />
l’industria risulta <strong>il</strong> settore meno fiducioso in assoluto.<br />
L’analisi per macro - area geografica evidenzia un grosso recupero del Sud che guadagna 7 punti<br />
diventando l’area più fiduciosa d’italia (97).<br />
infine è stato condotto l’approfondimento annua<strong>le</strong> sul rapporto banche-<strong>imprese</strong> che come l’anno scorso<br />
è peggiorato rispetto ai valori precedenti, segno che la crisi economica ha accentuato <strong>le</strong> criticità esistenti<br />
tra banche e <strong>imprese</strong>.<br />
capitolo 3<br />
La crisi economica che ha investito <strong>il</strong> capitalismo globa<strong>le</strong>, secondo molti degli attori intervistati, pare<br />
diffic<strong>il</strong>mente inscrivibi<strong>le</strong> nel solco della norma<strong>le</strong> perturbazione della ciclicità economica. Se la recessione<br />
mondia<strong>le</strong> iniziata nel 2008 rappresenti la fine di un’era o solo una del<strong>le</strong> tante osc<strong>il</strong>lazioni di breve periodo<br />
di un sistema economico e socia<strong>le</strong> in costante evoluzione non è tuttavia <strong>il</strong> fine dell’analisi di A.A.STER<br />
nell’ambito dell’annua<strong>le</strong> rapporto sul Capitalismo dei Piccoli. in questa sede si è infatti voluto approfondire<br />
l’impatto prodotto dall’attua<strong>le</strong> crisi economica <strong>sul<strong>le</strong></strong> relazioni che intercorrono tra gli istituti di credito e <strong>le</strong><br />
PMi italiane. Alla base di ta<strong>le</strong> approfondimento vi sono, oltre al<strong>le</strong> interviste in profondità realizzate durante<br />
questi primi 10 mesi del 2009 nei diversi territori della penisola, <strong>le</strong> evidenze emerse nei 4 focus group<br />
che <strong>il</strong> top management della banca ha tenuto con gli imprenditori nell’ambito del Premio ok italia e con i<br />
rappresentati dei consorzi fidi nei tavoli di confronto organizzati ad hoc.<br />
in questo periodo di transizione dall’esito ancora incerto si sono materializzati simultaneamente tutti i<br />
“grandi incubi” dei piccoli imprenditori, che sono fondamentalmente quattro:<br />
1. continuità nell’erogazione del credito al<strong>le</strong> <strong>imprese</strong>;<br />
2. capacità di valutazione dei progetti imprenditoriali e di gestione del<strong>le</strong> situazioni creditizie critiche;<br />
3. capacità di predisporre strumenti di valutazione e rego<strong>le</strong> di giudizio in grado di superare <strong>il</strong> trade-off tra<br />
standardizzazione del metodo e customizzazione del prodotto;<br />
4. compressione del credito sul breve periodo.<br />
Allo stesso modo - e al netto di tutte <strong>le</strong> diverse declinazioni della crisi nei territori del sistema Paese<br />
- vi è un pattern anche nei tentativi di risalita. dai casi di alcune del<strong>le</strong> realtà se<strong>le</strong>zionate per <strong>il</strong> Premio<br />
oK italia è infatti possibi<strong>le</strong> cogliere alcune buone pratiche che possono fornire ut<strong>il</strong>i spunti al variegato<br />
mondo del<strong>le</strong> <strong>picco<strong>le</strong></strong> <strong>imprese</strong>, dalla buona tenuta per quel<strong>le</strong> <strong>imprese</strong> che presidiano la f<strong>il</strong>iera a val<strong>le</strong>,<br />
all’imp<strong>le</strong>mentazione di nuovi prodotti e nuovi business, sino all’aumento della capacità di aumentare<br />
l’efficienza dei processi e di ridurre gli sprechi e i costi inut<strong>il</strong>i attraverso nuove forme di organizzazione<br />
dei fattori produttivi.<br />
Sintesi dei principali risultati I 11