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Torino è la mia città 2008-2009: Figomania - Ferrarotti, Maurizio

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DOMI�A�ZA DELL’OSTACOLO Risposte in cui si cerca in un evento esterno <strong>la</strong> causa di ciò che <strong>è</strong><br />

avvenuto (“Non ho potuto contattare quel fornitore perché <strong>la</strong> stampante si <strong>è</strong> rotta”).<br />

PERMA�E�ZA DEL BISOG�O Risposte che cercano di dare una risposta al problema.<br />

Fuori fa un freddo becco, ho un’emicrania da cineteca e quel<strong>la</strong> slide <strong>la</strong> metterei in un forno a<br />

microonde con <strong>la</strong> manopo<strong>la</strong> girata sul grill. Il proposito di Frau Finotti (Iiiih!) di ottundere tutti gli<br />

spigoli del<strong>la</strong> nostra ingombrante individualità per i nidi di vipere che ci attendono, sempre ammesso<br />

che dopo lo stage qualcuno ci faccia <strong>la</strong> carità di assumerci, <strong>è</strong> oggi fin troppo scoperta.<br />

Ai tempi del mio primo contratto di formazione e <strong>la</strong>voro ci rompevano sovente i marroni con <strong>la</strong><br />

cosiddetta “ottica aziendale”, in cui essendo in pieno “edonismo reganiano” <strong>la</strong> direttiva primaria era<br />

l’aspetto formale. Al presente <strong>è</strong> di moda l’analisi transazionale dei comportamenti. E domani?<br />

“Avrei bisogno di un campione del suo Dna, signore. L’analizzeremo ed entro pochi giorni le<br />

faremo sapere.” E fra duecento anni? La risorsa sintetica. E…<br />

Tocca di nuovo al<strong>la</strong> troia: “Orbene, Valleri.” È ormai <strong>la</strong> sua vittima designata. “Io faccio irruzione<br />

nel tuo ufficio e ti rampogno sonoramente per non aver trasmesso in tempo utile quel dato fax al<br />

nostro fornitore principale. Tu come mi ribatti?”<br />

“Io? Ehm… le rispondo: Mi scusi…”<br />

“Ah! Ah! Non così! Niente scuse!” �o excuses: a mio parere, <strong>la</strong> canzone più bel<strong>la</strong> degli Alice In<br />

Chains.<br />

“Allora… senta, io…”<br />

“O.K., fa niente. Mastrogiacomo, che cosa mi rispondi tu?”<br />

Pino Mastrogiacomo da Matera, col suo bel faccione quadrato: “Sono davvero spiacente per questa<br />

<strong>mia</strong> negligenza, Dottoressa. Le assicuro che non si ripeterà più.”<br />

La scrofa rimane ritta a capo chino in mezzo all’au<strong>la</strong>, stringendosi il naso tra il pollice e l’indice.<br />

Poi annuisce: “Non male, Mastrogiacomo. Non male.”<br />

Stomacato e non solo per l’alcol ancora in raffinazione nelle vasche del mio metabolismo, faccio<br />

per chiedere il permesso di andare al cesso. Mal me ne incoglie. “Oh, ecco il tenebroso Faletti che si<br />

offre volontario per una simu<strong>la</strong>zione di dialogo!”<br />

Qualcuno ridacchia, i futuri leccapiedi. “In verità, Dottoressa, io le volevo chiedere gentilmente il<br />

permesso di andare in bagno.”<br />

Lei me lo nega. “Prima <strong>la</strong> scenetta. La pipì può attendere un minuto.”<br />

Riaccomodo il mio culetto stizzito sul<strong>la</strong> poltroncina. “Va bene.” Allora mettiti in ginocchio e<br />

spa<strong>la</strong>nca <strong>la</strong> bocca che ti faccio una bel<strong>la</strong> doccia di succhi gastrici, ringhio nel mio gorgogliante<br />

dominio interno. E quindi…<br />

“Faletti!”, strepita quel<strong>la</strong> tossica di grappa. “L’avevo avvertita che esigevo quel capito<strong>la</strong>to per<br />

richiesta d’offerta sul<strong>la</strong> <strong>mia</strong> scrivania entro le dieci di questa mattina!”<br />

Tratto un profondo respiro, <strong>la</strong>ncio <strong>la</strong> <strong>mia</strong> granata. “Non me lo sono scordato, Dottoressa. Purtroppo,<br />

stamani intorno alle otto e quaranta, una fazione terroristica d’area anarco-insurrezionalista ha<br />

inondato <strong>la</strong> nostra rete locale con un impulso elettromagnetico che ha mandato a quel paese tutto<br />

l’hardware dell’azienda. Il mio <strong>la</strong>ptop ha addirittura preso fuoco.”<br />

La prima a sganasciarsi <strong>è</strong> Rossana, <strong>la</strong> più vicina al<strong>la</strong> cattedra. Poi l’onda d’i<strong>la</strong>rità si propaga in<br />

modo diseguale lungo i tre <strong>la</strong>ti del<strong>la</strong> stanza occupati da noi monadi in cerca d’impiego. Gli aspiranti<br />

cortigiani, che prima se <strong>la</strong> ghignavano come dei deficienti di guerra, adesso sorridono appena.<br />

Giorgio Brondini di Brondini, una specie d’al<strong>la</strong>mpanato Rain Man del<strong>la</strong> scienza giuridica, <strong>è</strong> l’unico<br />

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