Torino è la mia città 2008-2009: Figomania - Ferrarotti, Maurizio

interminabili dibattimenti nei forum rockettari su chi è il miglior chitarrista chi nella storia del rock
mi hanno definitivamente frantumato gli zebedei, io ascolto e apprezzo chi mi pare e piace, sia un
marziano delle scale pentatoniche o una mezza chiavica. Per quanto mi riguarda, la critica musicale
non ha più neanche senso. Portatemi un musicologo assolutamente obiettivo nelle sue recensioni e
io vi cucinerò un bel brasato al Barolo. Mi sa che me lo cucinerò e mangerò da solo, allora.
Poi sto ascoltando tonnellate di Roxy Music – Bryan Ferry aiuta a sentirsi più belli –, un live del ’77
di Iggy Pop e il debutto di Ebony Bones. La line-up che il 21 marzo 1977 salì sul palco dell’Agora
di Cleveland, Ohio, per tenere il concerto di cui consta Sister Midnight era galattica: Iggy, David
Bowie, Ricky Gardner, Hunt e Tony Sales. Fa un certo effetto ascoltare pezzi classici degli Stooges
quali 1969, T.V. Eye e I Wanna Be Your Dog passati in washing machine col programma Young
Americans-Station to Station – cori negroidi, tastiere ducali, ampio uso d’effetto flanger e whammy
da parte di Gardner – ma la performance di Iggy e la band è più che buona e la qualità del sound è
ottima. Iggy Iggy Iggy. Ebony Bones è la milionesima next big thing britannica, estroversa creatura
dalla pelle color caffelatte, acconciatura afro e mise da lecca-lecca allucinogeno da me scoperta su
All Music. Sarà scaricata e gradita da tutti coloro che ascoltano e ballano band come The Rapture,
LCD Soundsystem, !!! !!! !!!, Gossip ma anche Pop Group, Slits e soprattutto X-Ray Spex, per la
sua fantastica voce simil-polystirenica. Farò ascoltare The Muzik alla deliziosa Barbara Goenaga al
nostro primo appuntamento: poi passerò a I Want You. Tanto per mettere subito le cose in chiaro.
You Can’t Always Get What You Want!
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