Posted 17/11/<strong>2008</strong> h 10.30 a.m., CET. Oggi, giusto per spernacchiare quell’internauta basco che commentando un articolo de El tardato vascofilo mi ha dato dello “sconclusionato”, salterò più volte di palo in frasca. Tié. Potenza del<strong>la</strong> gnocca. Passato quasi un anno da quando li pubblicai su Youtube, i miei tre video hanno racimo<strong>la</strong>to complessivamente 847 visite: il mio ultimo jeu d’esprit dedicato a Lorena Bernal, 80 in neanche una settimana. Quasi quasi mollo per sempre ’sta pseudoattività e mi butto nel porno on line: che creatività imprenditoriale, eh? Io prenderei anche molto sul serio l’outing di Gianluigi Buffon sulle proprie scorse malinconie, se non mi citasse “<strong>la</strong> frustrazione per le mancate vittorie del<strong>la</strong> Giuve in Champions League” quale possibile concausa! In calce all’articolo La Stampa (Il Foglio degli Elkanni) riporta le fotografie di altri tre sportivi smarritisi nei <strong>la</strong>birinti del<strong>la</strong> mente: Sebastian Deisler, Jennifer Capriati e il povero José Maria Jiménez Sastre, che riposi in pace. Ma Deisler, ex centrocampista d’attacco del Bayern e del<strong>la</strong> Nazionale tedesca, cadde in depressione e si ritirò a soli 27 anni per i gravi infortuni che subiva a ripetizione. Sfido io. Mica tutti hanno il carattere in lega di titanio di Carletto Ancelotti. Uhm. Antonio Cassano si <strong>è</strong> scopato 700 donne? Chissenefrega! Uno dei tanti mali che tormentano l’umanità <strong>è</strong> l’invidia. Io non <strong>la</strong> contemplo nel mio modo di pormi al mondo: almeno, non adesso che ho una visione più chiara di me stesso e delle cose che mi circondano. Altri ci sguazzano e se ne beano pure. Siete mai andati in vacanza con certi soggetti che sul<strong>la</strong> spiaggia passano tutto il loro tempo a far girare lo sguardo invidiando le donne degli altri? “Guarda quel panzone che bel legno che si ritrova”, “Guarda quel<strong>la</strong> zoccolona in topless che si fa accarezzare le tette da quel<strong>la</strong> <strong>la</strong>trina d’uomo” e così stucchevolmente via? Io sì, e ci schiumavo come un pitbull. L’invidiometro, lo ha denominato un mio amico. A qualcuno sarà andato fuori sca<strong>la</strong> leggendo quel<strong>la</strong> dichiarazione di Cassano. “Diocristo, ma c’ha <strong>la</strong> faccia più butterata di quel satellite di Saturno, Teti!” Chiamasi Culto del<strong>la</strong> Personalità, uomini di Dio: vengo a letto con te perché sei ricco e famoso. Senza contare l’esagerazione editoriale a fini merceologici. Comunque, ripeto: chissenefrega. Non vivete le vostre vite per procura! Diversamente fate il gioco di quei fottuti spacciatori di sogni e miti p<strong>la</strong>stificati. Come fedelmente riportato in un passo del mio libro Lady Godivatron, Sam Peckinpah sosteneva che: “ci sono due tipologie di femmine: quelle che hanno <strong>la</strong> costanza di seguirti anche se ti allontani da te stesso, e le gattine in calore.” Fosse vissuto per un po’ a <strong>Torino</strong>, forse ne avrebbe descritta una terza: quelle che non ti salutano manco se pratichi loro una tracheoto<strong>mia</strong> seduta stante. Le conosci una sera, ci parli, magari ci scherzi piacevolmente, poi qualche sera dopo le ribecchi finanche nello stesso posto ma fanno finta di non vederti. Un c<strong>la</strong>ssico sabaudo. In realtà questo atteggiamento <strong>è</strong> diffuso in ogni parte del pianeta. Anche le donne di Bilbao passano per screanzate; Elena, attraente co-gestrice di un disco-bar, m’ignorava olimpicamente nonostante svariate conoscenze in comune fino al<strong>la</strong> notte in cui mi vide folleggiare in una discoteca con una congrega di gay suoi amici (che consti che io sono etero al 120%!!!). Come se avessi passato una specie d’esame d’approvazione. Parafrasando il professor Juan Pereira, “se una donna non ti caga significa che gli interessi molto, un pochino o per nul<strong>la</strong>.” Par condicio avevo promesso e par condicio sarà. Per tutte le gentili signore e signorine che tifano Toro, ecco un breve profilo di Blerim Dzemaili. 22 anni, macedone di nascita ma svizzero di nazionalità, debutta con lo Zurigo e a soli vent’anni ne diviene capitano. Nel 2007 si trasferisce in Premier League al Bolton Wanderers ma si lesiona i legamenti del ginocchio prima che <strong>la</strong> Premier prenda il via; riesce a collezionare una so<strong>la</strong> presenza in FA Cup e quelli del Bolton decidono di cederlo. Il 31 agosto <strong>2008</strong>, al termine di una trattativa che non era iniziata sotto i migliori auspici, 30
Dzemaili firma con il <strong>Torino</strong> FC: il talentuoso centrocampista arriva in prestito con un riscatto da parte del Toro fissato a due milioni di euro. Io speriamo che Cairo lo riscatti a fine stagione. Ultimo salto. Mentre limavo gli spigoli ortografici del mio blog basco ho scoperto questa bellissima figlio<strong>la</strong> donostiarra. Piuttosto che salvarne una foto e farmi poi rincorrere da un ringhiante abokatu per tutto il globo terracqueo per aver<strong>la</strong> pubblicata senza permesso o robe del genere, vi segnalo il suo sito personale: www.barbaragoenaga.com. Cliccate e innamoratevene. Blerim Dzemaili. 31
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