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Torino è la mia città 2008-2009: Figomania - Ferrarotti, Maurizio

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Posted 15/06/<strong>2009</strong> h 11.05 a.m., CET. Shoegazing chicks: appendice… Giocoforza, poiché con<br />

l’arrivo del<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> stagione il famoso parco sotto casa si <strong>è</strong> riempito di canidi e rompiscatole assortiti<br />

e nonostante mi stia sbattendo come un matto per tutta <strong>la</strong> provincia di <strong>Torino</strong> (il 2 giugno mi sono<br />

spinto fino al Santuario del Rocciamelone, figuratevi) non mi riesce proprio di trovare un altro muro<br />

che soddisfi perlomeno al 70% le mie esigenze pelotistiche, mi tocca darmi delle alternative per<br />

mantenere <strong>la</strong> forma fisica. Così da un paio di settimane sto sbuffando sudore anche in un percorso<br />

di training ginnico, quantunque sembri più parkour per <strong>la</strong> non facile ubicazione degli attrezzi:<br />

chiamatemi il pelotari traceur, allora. Essendo re<strong>la</strong>tivamente vicino potrei raggiungerlo a piedi, ma<br />

data <strong>la</strong> <strong>mia</strong> inguaribile accidia di solito uso l’auto. Ciononostante il tratto <strong>è</strong> sufficientemente lungo<br />

da permettermi d’ascoltare un po’ di musica. Ultimamente nel lettore <strong>la</strong>ser del coche gira parecchio<br />

Erotica dei Darling Buds, una <strong>mia</strong> recente (ri)scoperta. I Darling Buds, formatisi nel 1986 a<br />

Caerleon, Galles del Sud, furono considerati all’inizio parte del movimento “Blonde” – indie poprock<br />

band composte da una femminuccia bionda al<strong>la</strong> voce e tutti gli altri membri maschietti bruni –<br />

come i Primitives e i Transvision Vamp dell’amata/odiata Wendy James. Neanche a dirlo l’esile<br />

biondina al microfono, Andrea Lewis, era una vera gioia per gli occhi, anche se nei primi videoclip<br />

del<strong>la</strong> band sfoggiava un’acconciatura da Maggie Tatcher in psilocibina – comunque era in buona<br />

compagnia, vedi le Bananarama, Tracy Tracy dei Primitivi e <strong>la</strong> stessissima Wendy James: ah, gli<br />

anni Ottanta! Il loro LP di debutto, Pop Said…, raggiunse i Top 30 del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica inglese, ma il<br />

secondo e più sofisticato Crawdaddy non godette dello stesso riscontro. Erotica, il loro terzo, finale<br />

e ancor più sottostimato album del 1992, <strong>è</strong>, mutatis mutandis, shoegazing grunge, come se i My<br />

Bloody Valentine incontrassero i Letters To Cleo (chi se li ricorda?). Magari al<strong>la</strong> lunga mi saturerà,<br />

ma per il momento <strong>è</strong> in heavy rotation.<br />

Las fashion victims más enteradas sanno già da molti mesi che Lie<strong>la</strong> Moss dei The Duke Spirit si <strong>è</strong><br />

prestata come model<strong>la</strong> per una mini-collezione rock p<strong>la</strong>smata da Alexander McQueen per Target.<br />

Uno dei pochi ma tutti buonissimi regali per il mio 44mo compleanno <strong>è</strong> stato il secondo album degli<br />

Spirits, �eptune. Per quanto mi riguarda <strong>è</strong> un piccolo capo<strong>la</strong>voro, due spanne sopra molta roba che<br />

va per <strong>la</strong> maggiore in questi ultimi tempi stereotipati; poi, che abbia sfondato nei quartieri alti delle<br />

charts o meno (non ha sfondato) a me importa quanto un seme di comino in una pozzanghera d’olio<br />

d’oliva. Lie<strong>la</strong> Moss <strong>è</strong> bionda (tinta anche lei ma who cares!, una donna che decide di diventare<br />

bionda <strong>è</strong> veramente bionda, al<strong>la</strong> faccia dell’Organizzazione Mondiale del<strong>la</strong> Sanità che dà in costante<br />

diminuzione il numero di persone portatrici del gene dei capelli e degli occhi chiari) fascinosissima,<br />

alcolica (“Non ci posso credere, ma mi sento ancora fracassata alle 22.30 da aver bevuto soltanto<br />

tre cocktail <strong>la</strong> notte scorsa!”, confessava candidamente in un’intervista risalente all’anno scorso),<br />

talentuosa, affabile e più di tutto tosta come granito. Ci provi qualsiasi sgallettata liquidocristallina<br />

nostrana a imbarcarsi in un tour per gli Stati Uniti con quattro maschietti, dove il cachet di un<br />

concerto basta appena a far tossicchiare il furgone verso <strong>la</strong> data successiva. Ora i The Duke Spirit<br />

hanno perfino un chauffeur car service a New York e qua e là per nel mondo vi sono aficionadas<br />

allo streetwear che portano a spasso il bel musetto albionico di Lie<strong>la</strong> stampato sulle loro magliette.<br />

Io un giorno vorrei portare a spasso lei per <strong>Torino</strong>.<br />

Gli uomini preferiscono le bionde? Può darsi: io, per me, preferisco le vere.<br />

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