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Tesi “Arte del Plagio, il Plagiarismo verso una rivalutazione della ...

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Capitolo 1L’arte è un bene comuneApollinaire suggerisce un’arte “con tutto”, contro sia l’estetica<strong>del</strong>l’opera, sia l’estetica nel realizzare l’opera. Ovviamente ladenuncia non riguarda solo la pittura, poiché ciòcomporterebbe un ritorno alla classificazione <strong>del</strong>le variediscipline e andrebbe contro ogni idea nel raggiungimento<strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong>l’anti –stratificazione; ma andiamo per gradi.Come già accennato, i ready-made non sono altro che oggettidi uso comune strappati alla loro funzione ed uso originari edinseriti in un ambiente a loro estraneo, decontestualizzati.Duchamp anticipa ciò che Piero Manzoni porterà all’eccessocon la sua Merda d’Artista, sconfessando la sacralità non solo<strong>del</strong> pensiero e dei concetti <strong>del</strong>la figura <strong>del</strong>l’artista, ma anche lasua corporeità, la produzione <strong>del</strong>l’artista in ogni suamanifestazione, compresa, appunto, quella corporale.Manzoni proclama “sono un artista: tutto ciò che produco èarte”. Estremizza, radicalizza un modo di fare arte concettualerendendo chiunque un potenziale artista o spingendo adautoproclamarsi tale.Siamo di fronte, in parte, al ritorno di <strong>una</strong> qualche specie dicategorizzazione sociale, sebbene Duchamp renda <strong>il</strong> suo ruolopiù goliardico e irriverente nei confronti <strong>del</strong>la venerab<strong>il</strong>ità<strong>del</strong>l’arte contemporanea, inclusa quella concettuale.Egli diviene portavoce <strong>del</strong>l’estremo realismo di un movimentopiù sociale che artistico, più f<strong>il</strong>osofico e ideologico che esteticoe materico; la realtà non viene restituita al soggetto dalla tela,l’assenza <strong>del</strong>lo strumento artistico quale <strong>il</strong> pennello divienemanifestazione intangib<strong>il</strong>e <strong>del</strong> completo distacco tra canone esperimentazione. E se da <strong>una</strong> parte vi è la rinuncia parziale omeno alla manipolazione artistica <strong>del</strong>la realtà oggettiva e <strong>del</strong>lamateria, dall’altra l’estremo realismo scaturito dagli oggettiesposti in quanto tali dona ai ready-made <strong>una</strong> palpab<strong>il</strong>ità che lasemplice rappresentazione non può offrire.Dada promuove l’antiestetismo in nome di un ritorno alla24

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