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Dee, JoJo e Little Lep che prima di diventare uno dei New York City<br />
Breakers era passato alla Rock Steady Crew. Little Lep iniziò a ballare<br />
nella crew dei Seven Deadly Sins di Crotona Park, sette b-boy che<br />
ballavano toprocking nello stile dei primi anni settanta. Mi ricordo<br />
che ero nervoso e impaurito perché ero solo un principiante e avevo<br />
davanti b-boy famosi. Quando li vidi ballare rimasi colpito dal loro<br />
stile, dal loro modo di ballare sulla musica e anche dal fatto che molti<br />
di loro venivano dalla strada e avevano la passione propria della<br />
strada, diversamente da ciò che accade ora.<br />
Chino: Io e Richie, Crazy Legs, siamo cresciuti insieme, frequentavamo<br />
la stessa scuola, siamo amici e lo saremo sempre. Ora come<br />
allora, i RSC sapevano che eravamo i migliori. Conoscevo bene molti<br />
ballerini di diverse crew, ma quando sei nel cypher scordi tutto, conta<br />
solo la competizione: quando ballavamo era come se fossimo in<br />
guerra. Quando la competizione finiva, però, la rivalità svaniva. Con<br />
i New York City Breakers volevamo portare il b-boying a livello professionale.<br />
Sono molto contento di avere contribuito all’esplosione<br />
di una forma d’espressione artistica che, a distanza di trent’anni, è<br />
diventata un fenomeno internazionale.<br />
Icey Ice: Dopo essere stato nei Dynamic Rockers del Queen sono<br />
entrato nella crew dei Floormaster e poi nei New York City Breakers,<br />
con Powerful Buster, Gly Master, Flip Rock, Kids Romance, B-Boy<br />
Snap, Kid Nice, Chino e Bryan e altri. I New York City Breakers cercavano<br />
la crew con cui battersi... a quel tempo i più grandi erano i<br />
Rock Steady Crew. Uno dei momenti memorabili dell’esperienza con<br />
i Floormaster (poi New York City Breakers) fu la sfida con i Rock<br />
Steady in un club del Bronx chiamato Kiki. Ci presentammo al club<br />
con le nostre felpe nere con le scritte bianche: il nome della crew sul<br />
retro della maglietta, davanti quello dei b-boy. Portavamo tutti un taglio<br />
di capelli chiamato cesar e indossavamo le nostre Converse e le<br />
Adidas.<br />
Chino: Ti dirò una cosa: i Rock Steady erano bravi ma erano limitati,<br />
non avevano nessuna power move. Erano una crew incredibile, avevano<br />
stile, ritmo, tecnica, erano funky, erano meravigliosi da guardare.<br />
I Dynamic Rockers avevano power move ma non avevano stile,<br />
venivano dal Queens. I New York City Breakers avevano potenza,<br />
freschezza, avevano tutto, ecco perchè siamo l’icona che siamo anche<br />
ai giorni nostri.<br />
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