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quistare la città intera. In realtà, nelle strade del Bronx dei primi anni<br />
settanta la storia delle gang non durò a lungo e non portò a nessun<br />
attacco diretto al potere. Dalla loro dissoluzione, però, nacquero le<br />
premesse per la nascita di quel fenomeno culturale conosciuto da lì a<br />
qualche anno come cultura hip hop, che avrebbe conquistato non<br />
solo New York e gli Stati Uniti, ma il mondo intero. Scopo di questa<br />
riflessione e della storia che sto per proporvi è l’analisi delle aree di<br />
sovrapposizione e contaminazione tra la cultura delle gang e la cultura<br />
hip hop.<br />
La riunione appena evocata avvenne realmente, con l’obiettivo<br />
però di cercare una tregua tra le gang nere e latine per ridurre il livello<br />
della violenza, ormai senza controllo, e pacificare le strade del<br />
Bronx. La cultura hip hop nasce proprio dal tentativo di normalizzazione<br />
intrapreso da gang e attivisti comunitari. Quando i confini tra i<br />
vari territori iniziarono a sfumare e i colori ad assumere sempre meno<br />
importanza, una nuova gerarchia, il black cool, s’impose nella<br />
scena giovanile cambiandone lentamente le dinamiche. Cercherò di<br />
illustrare proprio la realtà da cui questa esplosione creativa è partita<br />
alla conquista del mondo intero.<br />
Breve storia e geografia delle gang del Bronx<br />
La storia delle gang del Bronx è breve e, sebbene duri solo cinque<br />
anni (indicativamente dal 1968 al 1973), è una storia di abusi, abbandono<br />
e molta violenza. In un periodo storico in cui in numerose aree<br />
del mondo esplodevano la protesta e la lotta anche violenta nei confronti<br />
del potere, i giovani del Bronx vivevano una realtà diametralmente<br />
opposta, fatta di oppressione e lotte intestine volte alla conquista<br />
del rispetto nel proprio isolato. I giovani del Bronx di quegli<br />
anni avevano una mentalità totalmente differente da quella delle generazioni<br />
precedenti: la wanderer generation – la generazione dei girovaghi,<br />
vestiti in seta e amanti del doo wop – e la boogaloo generation<br />
– la generazione del boogaloo, che danzava tutta la notte al<br />
sound di James Brown, Joe Cuba e Peter Rodriguez.<br />
Le gang rappresentavano l’avanguardia dell’anarchia che avrebbe<br />
dominato l’area del Bronx per gli anni a venire. Queste gang erano<br />
composte da duri, violenti e affamati, vestiti con t-shirt senza<br />
maniche e giacche di jeans con toppe nazi. Questi giovani non ave-<br />
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