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loro, vidi che qualcosa poteva andare nella giusta direzione: poter<br />
viaggiare, fare l’esperienza del teatro... Dovevo scegliere se rimanere<br />
nei Floormaster e ballare ancora nelle strade o entrare in questo<br />
gruppo, fare soldi e viaggiare. Durante il tour promozionale del film<br />
in Europa e negli Stati Uniti i NYCB mi chiesero di rientrare nel<br />
gruppo. In realtà, proprio in quel periodo, le cose con i Magnificent<br />
Force iniziarono ad andare male e di lì a breve ci separammo per via<br />
di differenze artistiche tra la crew e la regista. Così quando Chino mi<br />
chiese di unirmi di nuovo a loro, dato che volevo continuare a ballare,<br />
a guadagnare e viaggiare, ritornai con i NYCB.<br />
Icey Ice: Come membro dei NYCB, uno degli eventi più importanti<br />
a cui partecipai fu la cerimonia di inaugurazione per il secondo<br />
mandato alla presidenza di Ronald Reagan nel 1985.<br />
Pensa che a volerci per quello show fu Frank Sinatra, che ci aveva<br />
visto in alcune apparizioni televisive; era il responsabile artistico della<br />
serata e decideva chi si sarebbe esibito per il presidente. Non ci<br />
potevo credere! Frank Sinatra è un’icona in America, e quell’icona<br />
aveva invitato dei ragazzini di strada a esibirsi davanti al presidente.<br />
Questa esperienza ci permise di conoscere alcune celebrità fra cui<br />
Robert Wagner, i Beach Boys, Donna Summer. Ero ospite alla Casa<br />
Bianca e avevo solo quindici anni.<br />
La moda cambia<br />
Chino: All’epoca il nostro look era composto da Adidas, Pro Keds,<br />
Converse, jeans Lee, occhiali Gazelle, cappelli Kangol. Portavamo<br />
graffiti sulla schiena delle giacche di jeans o che correvano lungo la<br />
gamba. Lo stile era fondamentale. Il vestiario è un elemento indispensabile<br />
della cultura b-boy. Per le esibizioni indossavamo tute e<br />
scarpe Adidas. Un volta diventati professionisti fummo contattati<br />
dalla Hinds, che faceva tute sintetiche. La Reebok era sconosciuta<br />
all’epoca, fummo i primi a rendere popolare il marchio. Ci inviavano<br />
scatoloni pieni di scarpe e vestiario. A un certo punto iniziarono a<br />
mandarci tutto gratis.<br />
Attitudine<br />
Chino: Danzare in strada o sul palco non fa differenza per me. La<br />
mia attitudine è questa: sono Chino e sono il migliore. Non m’im-<br />
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