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gante: dovevo mettere la musica giusta per il posto in cui ti trovavi e<br />
per il pubblico che avevi di fronte. Harlem era già concentrata sullo<br />
stile ben prima del Bronx. Avevo sentito parlare di Kool Herc e del<br />
suo socio Coke La Rock da un paio di amici, Al e Coop, che stavano<br />
all’Hevalo le sere in cui Herc non suonava. Mi parlavano di quei pezzi<br />
sconosciuti e dei giovani che ballavano ruotando sul pavimento.<br />
Quando i b-boy diventavano adulti iniziavano a frequentare le mie<br />
feste perché erano piene di donne.<br />
Quando hai iniziato a suonare anche nel Bronx e dove?<br />
Sono andato nel Bronx nel 1975, in un posto chiamato Club 371.<br />
Per entrare bisognava essere vestiti bene e mi piaceva far ballare la<br />
gente al punto che all’uscita si ritrovavano seminudi, sudati fradici.<br />
Aprivamo alle dieci ma per mezzanotte dovevamo chiudere le porte<br />
perché il locale era strapieno. La voce iniziò a diffondersi per tutto il<br />
Bronx.<br />
Hai cresciuto qualche studente mentre suonavi?<br />
Ci sono due ragazzi che posso dire siano stati i miei discepoli. Li<br />
chiamavo 1-A e 1-B. Uno era DJ Smalls e l’altro era Junebug, Dio lo<br />
benedica. Junebug era il miglior DJ che abbia mai visto, punto. Era<br />
un giovane portoricano che sapeva mixare come un dio, sapeva fare<br />
il suo, era il miglior DJ di sempre. Io sono stato il suo maestro.<br />
DJ Smalls mi ricordava me stesso: era un ragazzino pieno di determinazione,<br />
voleva semplicemente diventare famoso. Ho insegnato a<br />
molti giovani e credo di averlo fatto perché gente come Huey Newton<br />
mi aveva influenzato. Ho sempre avuto un forte senso della comunità.<br />
Hai mai pensato che saresti divenuto tanto popolare come DJ?<br />
Se mai avessi immaginato che tutto ciò si sarebbe trasformato in<br />
un’industria da miliardi di dollari non penso che avrei saputo fare<br />
così bene. Non ho mai pensato che dire una rima sopra una traccia ci<br />
avrebbe condotti a tutto questo. Dio, però, lo sapeva. Mi ha usato<br />
come veicolo. Ho creato qualcosa che poteva essere fruito e utilizzato<br />
da tutti quanti. Quando molta gente è sulla stessa onda, senti una<br />
miriade di suoni. La Bibbia dice: “Facciamo un suono gioioso per il<br />
Signore”. Be’, la mia musica gioiosa proveniva da un disco di James<br />
Brown.<br />
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