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Rapping DJs<br />
Intervista a DJ Hollywood<br />
u.net: Quando è iniziata la tua carriera artistica?<br />
DJ Hollywood: Ho iniziato a crearmi una certa fama a Harlem<br />
grazie a una danza chiamata bus stop; sapevo ballare molto bene sia<br />
il bus stop che l’hustle. Ero davvero bravo! Non quanto un portoricano<br />
ma me la cavavo molto bene. Facevo le mie mosse, risultando<br />
sempre impeccabile. Quando andavo alle feste la gente mi incitava<br />
sempre, voleva che gli mostrassi i miei passi. Anche prima di quelle<br />
danze, benché fossi molto giovane, ero conosciuto per una certa predisposizione<br />
all’intrattenimento. Vinsi molti contest di danza nelle<br />
scuole e al Ymca. Tutto quello che facevo aveva un che di teatrale.<br />
Ecco come guadagnai il nome di Hollywood. Sono andato via di casa<br />
quando avevo solo quattordici anni, io e mia madre semplicemente<br />
non ci potevamo vedere né sopportare: mi imponeva troppe regole;<br />
io non avevo proprio voglia di andare a scuola, volevo respirare<br />
da solo. Ero totalmente preso. In quel periodo avevo messo insieme<br />
anche un gruppo chiamato The Innovation, sullo stile dei The Impressions.<br />
Avevamo i passi, le mosse, i vestiti e io creavo le coreografie<br />
per il mio gruppo e per altri. Ero molto severo nelle prove prima<br />
dello show: a tutti piaceva essere delle star ma nessuno voleva sudare.<br />
Iniziai a fare concerti in cui presentavo i gruppi del quartiere e<br />
stavo sempre con il microfono in mano, ecco come ho iniziato.<br />
Che tipo di musica ascoltavi in quel periodo e che cosa suonavate con<br />
gli Innovation?<br />
Ascoltavamo e suonavamo per lo più slow jazz ma la musica più<br />
popolare al tempo era il RnB.<br />
Come ti mantenevi se sei uscito così presto di casa?<br />
Ero solito passare le giornate con gli Hustler ascoltando i loro<br />
racconti e vedendoli in azione mi innamorai di quello stile. Quello<br />
era il mondo di cui volevo essere parte. Avevano macchine, denaro,<br />
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