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Affidandosi a un utilizzo creativo dello slang, l’effetto percussivo<br />
di brevi parole e l’alternarsi nelle rime, Mel e Creole iniziarono a<br />
creare routine vocali sempre più complesse, alternando le loro voci<br />
sulla musica mixata da Flash. Crearono una tecnica vocale che riuscì<br />
a sintetizzare efficacemente lo stile aggressivo di James Brown con<br />
l’immaginario proposto da Hustler’s Convention. Furono il punto di<br />
partenza per qualsiasi aspirante MC del Bronx.<br />
Rocking in the Park<br />
Il rapping, o MCing come si diceva allora, diventò un altro grande<br />
terreno di scontro. Le playlist dei DJ, fatta eccezione per quelle di<br />
Bambaataa, stavano diventando sempre più simili fra loro e avere<br />
degli MC capaci di galvanizzare la folla poteva fare la differenza.<br />
La più grande spinta al processo la diede il fatto che i DJ, sfruttando<br />
le nuove tecniche di manipolazione dei break, potevano offrire<br />
agli MC un ritmo costante su cui esibire il proprio stile e le proprie<br />
rime. Per chi aveva un buona parlantina e altrettanta creatività,<br />
gli stacchi minimali e ossessivi di batteria funky che si ottenevano dal<br />
quick mix erano un invito irresistibile.<br />
Innamorati dallo stile dei tre MC di Grandmaster Flash molti<br />
giovani iniziarono a scrivere rime con l’unico intento di esibirsi con<br />
una microfono in mano e, dato che la reputazione era in gioco, gli<br />
MC del Bronx furono rapidi a creare crew e a introdurre elementi<br />
di originalità. Herc poteva contare su Coke La Rock e Clark Kent;<br />
Flash aveva messo insieme i Furious Five; Bambaataa riunì diverse<br />
crew fra le quali i Jazzy 5 e i Soulsonic Force. Breakout e Baron avevano<br />
i Funky Four Plus One More, i Cold Crush Brothers si formarono<br />
attorno a Charlie Chase e Tony Tone, mentre Theodore sarebbe<br />
diventato il DJ dei Fantastic 5. C’erano comunque performer<br />
per i quali il DJ era già secondario: Spoonie Gee, Kurtis Blow e<br />
Treacherous Three. Fu grazie agli MC che quella musica prese il nome<br />
di hip hop.<br />
L’uso dell’espressione era talmente universale che è difficile stabilire<br />
chi l’abbia coniata, ma secondo l’opinione generale fu Lovebug<br />
Starski, uno dei primi DJ rimatori; gli altri contendenti sono DJ<br />
Hollywood, i cui frequenti show all’Apollo Theatre di Harlem e al<br />
Club 371 del Bronx rappresentarono per molti il primo incontro<br />
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