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180esima e Wadsworth Avenue, nel Bronx. Conoscevo una crew che<br />
stava nel medesimo complesso popolare e un giorno, andando al<br />
centro comunitario per esercitarmi con la band in cui suonavo, udii<br />
della musica provenire dalla sala comune. Guardando dentro attraverso<br />
il vetro vidi che la sala era completamente al buio, con solo una<br />
luce sul fondo. Mi decisi a entrare; la sala era caldissima, piena di<br />
gente sudata, e stavano suonando una musica che non avevo mai<br />
ascoltato prima: breakbeat. Mi avvicinai al DJ, il mio amico Ramo<br />
della Monterey Crew, e gli chiesi che cosa fosse. A quel tempo facevo<br />
già il DJ, per lo più di musica disco, ma da quel momento seppi cosa<br />
volevo suonare.<br />
Red Alert: Sono entrato in contatto con la cultura hip hop nel<br />
Bronx degli anni settanta. Sono cresciuto con la musica che ascoltavano<br />
i miei nonni in casa, soca, calipso e merengue, la cultura tradizionale<br />
caraibica. Poi, crescendo e ascoltando la radio, conobbi la<br />
musica soul e funk, il sound della Motown e anche il rock, con gruppi<br />
come i Led Zeppelin e i Rolling Stones. Quando arrivai nel Bronx,<br />
l’ascolto della radio si alternava a quello delle musicassette con le registrazioni<br />
delle feste.<br />
Stava iniziando una nuova fase della mia vita. Frequentavo una<br />
scuola superiore maschile nel Bronx, la Junior Clinton High School,<br />
e i ragazzi non facevano altro che parlare di Herc. Ne parlai a degli<br />
amici di Harlem e un giorno decidemmo di andare a una delle jam di<br />
Kool Herc nel Bronx. Ciò che mi colpì maggiormente durante la festa<br />
di Herc furono il sound e la potenza dell’impianto. Iniziai a frequentare<br />
i suoi party. L’atmosfera era incredibile.<br />
Prima di sentire la nuova musica che veniva da uptown ascoltavo<br />
anche molta musica disco. Ero solito andare nei club di Harlem o di<br />
midtown Manhattan per ascoltare la musica e guardare i DJ suonare.<br />
Era molto in voga anche alla radio ma preferivo ascoltarla nei club.<br />
Ero già attratto dalla figura del DJ e quando andai alla jam di Herc e<br />
ascoltai il suo sound, decisi di voler diventare anch’io un DJ.<br />
AJ: L’uomo che ha ispirato la mia carriera di DJ è stato Kool<br />
Herc. La mia compagnia d’amici e io eravamo suoi loyalist, lo seguivamo<br />
a ogni party. Quando mi trovai alla prima festa di Kool Herc<br />
rimasi letteralmente folgorato e da quel momento in poi, ovunque<br />
suonasse (Hunter College, Sedgwick Avenue Cedar Park, The Black<br />
Door, The Sparkle), io e la mia crew eravamo lì. Parliamo della metà<br />
degli anni settanta, del 1975-76. C’erano anche altri DJ che si stava-<br />
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