3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...
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Integrazione professionale tra personale infermieristico operante nei Centri Assistenza Limitata della <strong>Azienda</strong><br />
USL e personale infermieristico dell’Ospedale di Parma<br />
Per la dialisi sarà attivata l’assistenza psicologica ai pazienti e dovrà essere offerta a tutti la possibilità<br />
reale di svolgere la dialisi peritoneale domiciliare.<br />
20. Le reti cliniche territoriali delle cure primarie: obiettivi e interventi<br />
1 Strutturazione funzioni dei nuclei delle cure primarie<br />
2 Sviluppo del “chronic care model” nella presa in cura di pazienti affetti da patologie croniche<br />
3 Valorizzazione delle professioni sanitarie nel sistema delle cure primarie<br />
Realizzazione di un sistema di verifica e valutazione della qualità dell’assistenza erogata nelle cure primarie<br />
4<br />
attraverso la definizione dei profili di salute<br />
Sviluppo dell’utilizzo delle pratiche e degli strumenti del governo clinico e clinico assistenziale al fine di<br />
5 promuovere un utilizzo appropriato dei servizi e di qualificare l’erogazione di prodotti effettivamente orientati<br />
ai bisogni<br />
6 Piena realizzazione del progetto SOLE<br />
Si lavorerà per l’integrazione delle valutazioni su disabilità e non autosufficienza, mentre si investirà per<br />
superare le disomogeneità territoriali che esistono per le cure primarie in alcune aree, come pediatria e<br />
assistenza domiciliare.<br />
21. Percorso nascita: obiettivi e interventi<br />
Utilizzo di metodologie finalizzate alla ridefinizione del rischio e all'aumento dell'efficienza della diagnosi<br />
1 prenatale (razionalizzazione delle metodiche invasive utilizzate per la diagnosi prenatale di<br />
2<br />
anomaliecromosomiche)<br />
Migliore definizione della prognosi e offerta di un adeguatoe tempestivo counselling alla donna, con<br />
predisposizione di un percorso razionale della diagnostica ecografica delle anomalie morfologiche fetali, ivi<br />
inclusa la possibilità di eseguire gli opportuni approfondimenti diagnostici<br />
Applicazione delle linee di indirizzo regionale per la ridefinizione del ruolo dell'ostetrica e la sua integrazione<br />
3 con le altre figure professionali nell'assistenza al percorso nascita (gravidanza, parto, puerpuerio), con la<br />
costruzione di modelli assistenziali che vedono al centro la donna e lasua famiglia<br />
Valutazione e modifica delle prassi assistenziali al travaglio di parto in termini di appropriatezza degli<br />
4<br />
interventi e di definizione dei ruoli professionali, introducendo criteri di migliore pratica clinica basati su<br />
prove di efficacia (promozione e consolidamento dell'adozione delle linee guida sul “Controllo del benessere<br />
fetale in travaglio di parto”)<br />
Miglioramento dell'assistenza ai disturbi emozionali della donne in gravidanza e nel primo anno di vita del<br />
5 bambino anche sperimentando interventi di prevenzione e terapeutici che completino l'assistenza al<br />
percorso nascita<br />
6<br />
Attuazione di interventi di supporto alla relazione madrebambino e promozione e sostegno all'allattamento<br />
al seno<br />
7<br />
Favorire il processo di ascolto dell'opinione delle donne e delle coppie che hanno accesso ai servizi per il<br />
percorso nascita, mediante l'adozione di strumenti e modalità di indagine specifici<br />
Garantire un miglioramento della prassi diagnosticoassistenziale in caso di nato morto, evidenziando gli<br />
8 interventi atti a ridurre la natimortalità e favorire un miglioramento nella qualità dei dati raccolti, nella<br />
comunicazione e negli interventi di supporto rivolti alle famiglie<br />
9 Garantire un'assistenza qualificata al travaglio e parto fisiologico in ambiente extra-ospedaliero<br />
Garantire a tutte le gravide i corsi prenatali di base in quanto interventi educativi a tutela della maternità e<br />
10 sperimentare un'offerta attiva dei corsi di accompagnamento alla nascita in grado di raggiungere la<br />
popolazione svantaggiata<br />
Aumentare la conoscenza e l'attenzione dei professionisti e delle donne al tema “il dolore del parto”,anche<br />
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attraverso sperimentazioni controllate di metodiche farmacologiche e non farmacologiche<br />
Per il percorso nascita si investirà, tra l’altro, per migliorare le diagnosi prenatali con l’addestramentio di<br />
4 ecografisti entro un anno e l’acquisto delle strumentazioni necessarie entro il 2009 nei Distretti di<br />
Parma e Borgotaro e nel Servizio di diagnostica prenatale.<br />
22. Politica del farmaco: obiettivi e interventi<br />
Miglioramento dell'Integrazione tra le due Aziende Sanitarie provinciali finalizzata al perseguimento della<br />
1<br />
continuità assistenziale Ospedale/Territorio (HT)<br />
2 Consolidamento e perfezionamento dei percorsi di erogazione diretta e/o distribuzione per conto (DPC)<br />
Prosecuzione dell'attività informativo-formativa nei confronti dei medici, farmacisti, operatori sanitari e<br />
3<br />
cittadini<br />
4 Sviluppo di farmacovigilanza attiva<br />
Attuazione di azioni per il governo clinico dei farmaci nel complesso delle attività scientifiche di cura e delle<br />
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attività gestionali riferite alla applicazione dei sistemi di sovrapponibilità clinica e di conduzione delle gare<br />
6 Sviluppo azioni per la sicurezza nella somministrazione farmaci<br />
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<strong>3.</strong> <strong>Obiettivi</strong> <strong>istituzionali</strong> e <strong>strategie</strong> <strong>aziendali</strong>