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3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...

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ogni altra risorsa utilizzata anche per l’assistenza. I relativi oneri sostenuti dall’Università sono rilevati<br />

nell’analisi economica e finanziaria dell’<strong>Azienda</strong> ed evidenziati sia nei bilanci preventivi che consuntivi”.<br />

Allo stato attuale, l’intrecciarsi delle attività di didattica e di ricerca e le attività assistenziali non consente<br />

di valorizzare con un congruo margine di certezza né l’apporto dell’Università all’attività assistenziale né<br />

la partecipazione del S.S.R. all’attività di didattica e di ricerca. In attesa di disporre di una metodologia<br />

condivisa che consenta di evidenziare l’apporto in termini economici, tale da consentire una<br />

rielaborazione parallela dei preventivi e dei consuntivi <strong>aziendali</strong> su basi omogenee di rilevazione<br />

(ancorché opportunamente adattati alle singole realtà regionali e tali da produrre un quadro di<br />

riferimento per l’intero Sistema Sanitario Regionale), si è ritenuto opportuno inserire all’interno del<br />

Bilancio di Missione alcune schede con informazioni economico-finanziarie.<br />

Tuttavia, parametri e metodologie di attribuzione potrebbero essere meglio sviluppati, approfonditi e<br />

valorizzati, come è avvenuto per l’impianto del Bilancio di Missione, da un apposito gruppo di lavoro<br />

interistituzionale coordinato dall’Agenzia Sanitaria e Sociale regionale. L’obiettivo auspicato potrebbe<br />

essere la definizione di metodologie che consentano di rilevare non solo gli apporti in termini economico–<br />

finanziari (che per essere inseriti nei documenti di Bilancio, anche come poste figurative, richiederebbero<br />

modifiche al piano regionale dei conti, la loro riclassificazione nei modelli di rendicontazione periodica ai<br />

Ministeri, eccetera), ma anche metodologie di analisi più complesse che prendano in considerazione ad<br />

esempio:<br />

• per l’attività assistenziale prodotta nelle unità operative a direzione universitaria - complessità,<br />

indice di attrazione, tempi indotti sulla durata delle degenze, sulla durata degli interventi<br />

chirurgici e non, maggiori indagini richieste e consumi, eccetera;<br />

• per la didattica e la ricerca – la modalità per stabilire parametri di attività (ad esempio, misure<br />

per “unità di prodotto didattico” e “unità di prodotto di ricerca” assicurato) e i relativi costi<br />

sopportati dall’<strong>Azienda</strong> ad integrazione di quelli sostenuti dall’Università in funzione dell’attività<br />

assistenziale inscindibilmente svolta ed i maggiori oneri rispetto alla remunerazione tariffaria<br />

standard di riferimento.<br />

Le risorse messe a disposizione dall’Università per l’attività assistenziale<br />

La rilevazione che segue non pretende certamente di essere esaustiva sia in considerazione di quanto<br />

sopra esposto, che per il fatto che si tratta di una valutazione basata su stime che possono servire come<br />

primo spunto per una riflessione, analisi e rilevazione più puntuale in presenza di parametri e<br />

metodologie condivise.<br />

Scheda 1 Beni durevoli<br />

FABBRICATI UNIVERSITARI: aree destinate all’assistenza<br />

CLINICA MEDICA GENERALE (parte) superficie lorda complessiva mq. 4.502<br />

NEFROLOGIA (parte) “ “ “ “ 5.725<br />

TOTALE mq. 10.227<br />

Nota: se possiamo ipotizzare che il valore unitario per mq. sia 1.000 €, il valore complessivo stimato assommerebbe a d €<br />

10.227.000<br />

Il costo della quota di ammortamento, pari al 3%, che graverebbe a carico dei costi di esercizio assommerebbe ad € 306.810<br />

Attrezzature sanitarie e non<br />

Sono state prese in considerazione le attrezzature di proprietà dell’Università degli Studi di Parma che<br />

l’<strong>Azienda</strong> ha elencato nella procedura finalizzata alla gestione delle manutenzioni. Il costo è quello<br />

d’acquisto, o quando non erano disponibili indicazioni precise relative ai dati di acquisto è stato effettuata<br />

una stima, soprattutto per le apparecchiature complementari ad altre o per quelle che risultano donate.<br />

La valorizzazione di cui si dispone ha quindi ampi margini di aleatorietà, tuttavia, può ugualmente<br />

rappresentare l’apporto in tecnologie dell’Università degli Studi.<br />

Il valore che emerge dalla procedura citata assomma ad € 3,707 mil. e il costo teorico delle quote di<br />

ammortamento, calcolate con lo stesso criterio delle attrezzature sanitarie (12,5%), stante la<br />

indeterminatezza della rilevazione prevista, graverebbe a carico dei costi <strong>aziendali</strong> per circa € 46<strong>3.</strong>000.<br />

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<strong>3.</strong> <strong>Obiettivi</strong> <strong>istituzionali</strong> e <strong>strategie</strong> <strong>aziendali</strong>

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