3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...
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<strong>3.</strong> <strong>Obiettivi</strong> <strong>istituzionali</strong> e <strong>strategie</strong> <strong>aziendali</strong><br />
Il Collegio di Direzione ha, inoltre, indicato i progetti rispondenti ai requisiti previsti dal Bando Giovani<br />
Ricercatori e ritenuti maggiormente interessanti.<br />
Il giudizio è stato espresso considerando la fattibilità del progetto all’interno del contesto aziendale, la<br />
rilevanza del tema trattato, nonché l’attinenza con gli obiettivi strategici <strong>aziendali</strong>.<br />
Per quanto concerne l’Osservatorio Regionale per l’Innovazione, il Collegio di Direzione ha espresso<br />
parere favorevole in merito alla revisione del documento riguardante la organizzazione in ambito locale<br />
dell’ORI.<br />
È stato coinvolto il Collegio di Direzione in merito all’attuazione di un’indagine conoscitiva volta a rilevare<br />
i bisogni in materia di ricerca dei professionisti, al fine di indentificare quei fattori che<br />
favoriscono/ostacolano lo svolgimento delle attività di ricerca in <strong>Azienda</strong>.<br />
È stato affrontato il problema riguardante la congruità sul percorso formativo delle Scuole di<br />
Specializzazione.<br />
A tale proposito:<br />
I Consigli delle scuole di specializzazione:<br />
o definiscono il piano formativo,i tempi e le modalità della frequenza degli Specializzandi nelle<br />
diverse strutture della rete formativa.<br />
o hanno il diritto/dovere di predisporre i piani formativi per ogni specializzando, rimanendo, nel<br />
rispetto delle normative esistenti.<br />
o Le determinazioni in ordine alla realizzazione delle reti formative avvengono d’intesa tra i Consigli<br />
delle scuole, i DAI ed i Dipartimenti Universitari.<br />
o comunicano all’<strong>Azienda</strong> Ospedaliero Universitaria la tipologia di prestazioni,che può essere<br />
assicurata presso le strutture collegate, dopo aver valorizzato adeguatamente l’offerta formativa<br />
delle strutture di sede.<br />
Per quanto riguarda l’attività del servizio di guardia, il medico in formazione è chiamato a svolgere la<br />
propria attività, che non può mai essere sostitutiva a quella del personale di ruolo.<br />
Le attività assistenziali svolte dal medico in formazione specialistica sono state individuate in base al<br />
grado di autonomia operativa e decisionale.<br />
In particolare, per quanto riguarda l’attività del servizio di guardia, si distinguono diverse tipologie di<br />
guardie, in rapporto con la tipologia della Scuola ed in rapporto con la tipologia dei pazienti e delle<br />
attività assegnate a quello specifico punto di guardia:<br />
A: la tipologia dei pazienti e delle attività è tale da far presumere la necessaria presenza, nel punto<br />
guardia stesso, di un medico strutturato che possa essere immediatamente allertato in caso di necessità.<br />
B: la tipologia dei pazienti e delle attività è tale da far presumere il necessario intervento di un medico<br />
strutturato anche appartenente ad un punto guardia diverso, ma logisticamente prossimo al punto di<br />
guardia in cui opera in modo autonomo il medico in formazione specialistica.<br />
C: la tipologia dei pazienti e delle attività è tale da far presumere la necessità di una pronta disponibilità<br />
di un medico strutturato della stessa area assistenziale che verrà attivato a giudizio del medico in<br />
formazione specialistica.<br />
Il Collegio di Direzione ha approvato un documento riportante i punti di guardia e le pronte disponibilità<br />
di ciascun Dipartimento, che prevede l’inserimento dei Medici in formazione, nel rispetto nel rispetto<br />
dell’Accordo Attuativo Locale sulla formazione specialistica dei laureati in Medicina e Chirurgia.<br />
Il Piano Attuativo Locale rappresenta un documento programmatico di riferimento per la sanità ed i<br />
servizi socio-sanitari che gli Enti Locali e le Aziende Sanitarie della provincia di Parma hanno elaborato e<br />
condiviso, attraverso un percorso di analisi, partecipazione e consultazione. Attraverso questo documento<br />
vengono indicati gli obiettivi generali e le azioni che ciascuna <strong>Azienda</strong> dovrà realizzare per il<br />
miglioramento dei livelli essenziali e del benessere collettivo.<br />
Il Collegio di Direzione ha rappresentato il punto di partenza per l’elaborazione del documento.<br />
Sono state sottoposte all’attenzione del Collegio di Direzione:<br />
o la procedura per una corretta gestione della cartella clinica. Tale procedura definisce i criteri, le<br />
modalità e le responsabilità inerenti la corretta tenuta della documentazione sanitaria, con<br />
particolare riferimento alla cartella clinica, nelle fase di compilazione, consultazione, archiviazione<br />
e rilascio/consegna agli aventi diritto.<br />
o la procedura per l’acquisizione del consenso informato<br />
Tale documento individua i mezzi e le modalità per la definizione e la verifica dei processi di acquisizione<br />
del consenso informato del paziente da parte del professionista riguardo all’atto sanitario proposto.<br />
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