3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...
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<strong>3.</strong> <strong>Obiettivi</strong> <strong>istituzionali</strong> e <strong>strategie</strong> <strong>aziendali</strong><br />
progettazione dei relativi percorsi formativi e la valutazione di risultato raggiunto: in una parola,<br />
l’elaborazione del dossier formativo individuale.<br />
Il 2009 ha visto svilupparsi la fase di prima elaborazione del libretto, presentato a fine anno ai<br />
professionisti in un workshop, in forma di lavoro in progess, per avere importanti contributi da utilizzare<br />
per la messa a punto dello strumento.<br />
Il libretto verrà sperimentato e valutato nella sua adeguatezza alle finalità che intende perseguire durante<br />
il 2010, nel primo anno di corso di almeno una professione sanitaria.<br />
La revisione del piano degli studi del Corso di Laurea in Infermieristica<br />
L’integrazione tra istituzioni <strong>Azienda</strong> Ospedaliero-Universitaria ed Università ha trovato un momento di<br />
realizzazione nella revisione del piano degli studi del Corso di Laurea in “Infermieristica”. Allo scopo è<br />
stata istituita una commissione didattica integrata costituita dal Presidente del corso di laurea, da<br />
rappresentanze della docenza, del tutoraggio, degli studenti, ma anche da rappresentanti dell’<strong>Azienda</strong><br />
Ospedaliero Universitaria, oltre che dell’<strong>Azienda</strong> USL di Parma e di Piacenza. La composizione della<br />
commissione è stata dettata dall’esigenza di provvedere ad una aggiornamento del programma didattico<br />
nella direzione dell’adeguamento sia alla legge di riordino dell’offerta formativa universitaria n. 270 del<br />
2004, sia alle nuove competenze dell’infermiere secondo quanto emerge dalla normativa che istituisce il<br />
profilo professionale dell’infermiere, sia alle esigenze delle Aziende presso cui andrà ad esercitare la<br />
maggior parte dei laureati del Corso di Laurea. L’attività della commissione si è svolta nella<br />
consapevolezza del particolare rilievo del proprio compito anche in considerazione di quanto recita la<br />
legge n. 42 del 1999: “.....Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie..... è<br />
determinato dai contenuti dei ... relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi<br />
corsi di laurea......”. Il regolamento didattico che è emerso dai lavori della commissione, peraltro ancora<br />
in corso, nella consapevolezza che la professione infermieristica non è una professione “ausiliaria”,<br />
prevede che l’infermiere laureato è responsabile di una assistenza infermieristica preventiva, curativa,<br />
palliativa e riabilitativa, di natura tecnica relazionale ed integrativa, agisce sia individualmente che in<br />
collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali, contribuisce alla formazione del personale, concorre<br />
all’aggiornamento continuo ed alla ricerca. Il piano degli studi che sta prendendo forma con il contributo<br />
integrato delle diverse rappresentanze in commissione, va nella direzione di una “demedicalizzazione” del<br />
programma didattico, con molte ore di lezione in meno su argomenti di natura medica, e su un<br />
incremento delle attività didattiche rivolte alla relazione con il paziente, il familiare, i collaboratori, alla<br />
conoscenza delle dinamiche della società multiculturale in via di costante cambiamento, alla conoscenza<br />
di elementi di organizzazione aziendale e di “clinical governance” ed anche ai principi di pedagogia, e<br />
metodologia della ricerca necessari a partecipare ad attività di didattica e di ricerca. Un elemento che è<br />
emerso dall’attività della commissione è infine quello di rafforzare nel corso di laurea le attività rivolte<br />
all’apprendimento della lingua inglese, considerata indispensabile per un professionista moderno che<br />
vuole aggiornarsi e vuole confrontarsi con i colleghi del resto del mondo.<br />
Un’altra attività che prevede il contributo integrato tra <strong>Azienda</strong> Ospedaliero-Universitaria ed Università è<br />
quella relativa all’obiettivo del PAL di valorizzazione del capitale intellettuale (si veda il primo paragrafo<br />
del presente capitolo). Gruppi di lavoro costituiti da docenti della Facoltà di Medicina e rappresentanti<br />
delle Aziende Sanitarie hanno intrapreso attività miranti ad una riqualificazione dell’offerta formativa di<br />
base e post-base che tenga conto delle nuove competenze necessarie nell’organizzazione del lavoro,<br />
nonchè allo sviluppo ed all’utilizzo della ricerca anche attraverso la socializzazione della produzione<br />
scientifica dei professionisti, riqualificazione dell’offerta formativa di base e post-base.<br />
Rilevazione del contributo dell’Università<br />
L’art. 9 delle L. R. 29/2004 disciplina le relazioni tra il Servizio Sanitario Regionale e l’Università; al<br />
comma 8 è precisato che “al sostegno economico finanziario delle attività svolte dalle Aziende di<br />
riferimento concorrono risorse messe a disposizione sia dall’Università, con particolare riferimento a beni<br />
mobili ed immobili, sia dal S.S.R. (…)”, il Protocollo d’Intesa disciplina le modalità per la<br />
compartecipazione della Regione e delle Università per quanto di rispettiva competenza, ai risultati di<br />
gestione delle Aziende.”<br />
Nell’”Accordo Attuativo Locale” in applicazione del Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e le<br />
Università degli Studi di Bologna, Ferrara, Modena-Reggio Emilia e Parma, all’art. 13 (Rilevazione del<br />
contributo dell’Università), è previsto che: “l’Università concorre al sostegno dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliero–<br />
Universitaria mediante la retribuzione del personale universitario, le immobilizzazioni, le attrezzature e<br />
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