22.05.2013 Views

3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...

3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...

3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Un’altra importante innovazione del progetto è rappresentata dal fatto che, a fianco dei tutor senior di<br />

ricerca, sono stati individuati tra i corsisti del livello avanzato, quattro professionisti che svolgeranno<br />

funzioni di tutor junior di ricerca e affiancheranno i gruppi di lavoro del livello base, insieme ai tutor<br />

senior.<br />

È importante sottolineare che questa esperienza rappresenta un rilevante contributo allo sviluppo della<br />

ricerca per dei professionisti, i sanitari non medici, che si dedicano ancora quasi esclusivamente<br />

all’assistenza e solo per una quota esigua alla didattica. Poiché non è ancora oggi riconosciuto, per questi<br />

professionisti, il tempo da dedicare alla ricerca, la modalità di seguire un percorso formativo che alterni<br />

teoria, l’essenziale, con la parte di pratica costituita da esercitazioni, lavori di gruppo e soprattutto<br />

formazione sul campo con un sistema di tutorato qualificato, offre l’opportunità di sviluppare un progetto<br />

di ricerca dalla fase della ideazione alla presentazione dei risultati. L’ambito della ricerca psicosociale, poi,<br />

si è dimostrato particolarmente adatto a quelli che sono i paradigmi di ‘care’ di queste professioni.<br />

Il Libretto di Tirocinio per gli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie<br />

Durante il percorso di formazione dei professionisti sanitari alla tutorship, in seguito a un’indagine di tipo<br />

qualitativo che ha utilizzato focus group e ha indagato quale deve essere la figura del buon tutor per gli<br />

studenti in apprendimento professionale, è sorta l’esigenza di elaborare uno strumento, ad utilizzo dei<br />

tutor e dello studente, che sia in grado di seguire quest’ultimo durante il percorso di apprendimento<br />

svolto in tirocinio.<br />

Si è così costituito un gruppo interprofessionale di tutor (infermieri, ostetriche, fisioterapisti, tecnici di<br />

radiologia e tecnici di laboratorio) che hanno lavorato, supervisionati da un pedagogista, docente<br />

dell’Università degli studi di Parma con la finalità di elaborare un Libretto di Tirocinio personale per lo<br />

studente che contenesse le principali competenze ‘core’ da sviluppare durante il triennio.<br />

Il Libretto di Tirocinio avrebbe lo scopo di tenere monitorata l’acquisizione delle competenze da parte<br />

dello studente durante il percorso di apprendistato oltre che a verificarne la qualità dell’apprendimento.<br />

Per costruire il libretto sono state utilizzate le aree che per alcune delle professioni coinvolte costituiscono<br />

le aree di professionalità di derivazione dal profilo, così come la letteratura le riconosce (AA.VV. Linee<br />

guida per un progetto di formazione di base dell’infermiere, Federazione nazionale dei collegi IPASVI,<br />

Roma, 1998) con libera interpretazione e possibilità di modifica da parte del gruppo di elaborazione.<br />

Le aree sono risultate così definite:<br />

Area 1: Prevenzione / Diagnosi precoce ed educazione alla Salute<br />

Area 2: Comunicazione / Relazione<br />

Area 3: Assistenza<br />

Area 4: Responsabilità<br />

Area 5: Riabilitazione ed Educazione Terapeutica<br />

Area 6: Gestione / Management<br />

Area 7: Formazione<br />

Area 8: Ricerca<br />

Le otto aree sono state declinate per ogni anno e per ogni professione e, seguendo un criterio di<br />

complessità crescente, sono state definite le competenze da raggiungere, in ogni area, al primo, al<br />

secondo e al terzo anno di corso. Accanto a ogni competenza è prevista una grigia che, attraverso una<br />

scala likert a cinque punti può segnalare il raggiungimento della ‘routine’ e la qualità di questa.<br />

Di fronte a una teoria, oggi accademica, dove sempre più si insegna il dover essere, a volte molto lontano<br />

dalla pratica quotidiana e a una pratica dove si insegna il ‘qui si fa così’, senza, a volte, nessun aggancio<br />

con i principi scientifici che sostengono quella pratica, ma fondandosi ancora molto sulle consuetudini, il<br />

Libretto di tirocinio vorrebbe presentarsi come lo strumento di integrazione tra teoria/didattica e<br />

pratica/assistenza, perché l’apprendimento non è mai lineare, ma sempre circolare, per cui le<br />

correlazione tra queste due realtà diventa ineliminabile se non si vuole creare schizofrenia nello studente<br />

e dequalificare i processi di apprendimento.<br />

Inoltre, il libretto di tirocinio avrebbe l’ambizione di creare un ponte e una continuità tra formazione di<br />

base, educazione continua in medicina e formazione post base, soprattutto mettendo a confronto e in<br />

linea di sviluppo questo strumento con il dossier formativo di cui si è già parlato.<br />

Nell’area formazione del libretto, in particolar modo, si intenderebbe andare in direzione dello sviluppo<br />

dell’autoappprendimento da parte dello studente, in modo da renderlo sempre più responsabile e<br />

protagonista della propria formazione. Si verrebbe così a creare il presupposto di competenza necessaria<br />

per l’elaborazione personale, da parte del professionista, durante la propria carriera lavorativa, del<br />

proprio fabbisogno formativo per mantenere adeguate le proprie competenze, della scelta e<br />

243<br />

<strong>3.</strong> <strong>Obiettivi</strong> <strong>istituzionali</strong> e <strong>strategie</strong> <strong>aziendali</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!