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3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...

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<strong>3.</strong>3 Centralità del cittadino<br />

La capacità dell’<strong>Azienda</strong> di rapportarsi ai propri utilizzatori e di adattarsi alle loro esigenze ponendoli al<br />

centro del proprio operare è il profilo sotto il quale assumono rilevanza qualitativa le iniziative riportate in<br />

questa parte del volume e che, nel loro insieme, documentano lo sforzo compiuto dall’<strong>Azienda</strong> nel<br />

proporre un servizio il più possibile a misura di cittadino.<br />

Promozione della partecipazione attraverso i Comitati Consultivi Misti<br />

Il Comitato Consultivo Misto istituito con Legge Regionale n. 19/94 della Regione Emilia Romagna così<br />

come modificato dalla Legge Regionale n. 3/99, nasce con la funzione principale di favorire la<br />

partecipazione dei cittadini al processo decisionale aziendale inerente gli aspetti relativi al miglioramento<br />

della qualità dei servizi a disposizione degli utenti con particolare attenzione ai percorsi di accesso.<br />

Nel 2009 è stato rinnovato il CCM per il triennio 2009-2011 in sostituzione del precedente, giunto a fine<br />

mandato.<br />

Il Comitato Consultivo Misto dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliero-Universitaria è composto da rappresentanti, a<br />

livello <strong>Azienda</strong>le, di membri eletti delle Associazioni di tutela e volontariato, da rappresentanti <strong>Azienda</strong>li o<br />

delegati, da un componente dell’Ordine dei Medici e del Comune di Parma.<br />

Funzione fondamentale del CCM è quella di:<br />

o assicurare i controlli di qualità dal lato della domanda, specie con riferimento ai percorsi di<br />

accesso ai servizi;<br />

o sperimentare l’utilizzo di indicatori di qualità dei servizi dal lato dell’utente, definiti a livello<br />

regionale, che tengano conto di specificità locali ed effettuati con il coinvolgimento degli<br />

organismi di partecipazione dell’utenza;<br />

o utilizzare la sperimentazione sulle modalità di raccolta e analisi dei segnali di disservizio come<br />

attività di ricognizione dell’attuale realtà ospedaliera e del progredire del suo sviluppo.<br />

A tal fine l’<strong>Azienda</strong>, attraverso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, coinvolge il CCM sulle indagini della<br />

qualità dei servizi sanitari dal lato del cittadino per la realizzazione e l’affidamento nelle fasi di attuazione<br />

e a conclusione delle stesse con lo scopo di discutere ed analizzare insieme gli esiti e le criticità.<br />

Il Comitato Consultivo Misto, di recente istituzione, ha promosso un’approfondita ricognizione della realtà<br />

aziendale. In accordo e collaborazione con la Direzione ha avviato una serie di incontri che hanno visto di<br />

volta in volta protagonisti, unitamente al CCM, i Direttori di Dipartimento ed i Referenti Assistenziali di<br />

Dipartimento al fine di conoscere le singole realtà organizzative e di evidenziarne eventuali criticità<br />

stimolando di conseguenza suggerimenti.<br />

Il CCM ha effettuato inoltre un momento di verifica e di confronto con il Direttore del Servizio Attività<br />

Tecniche e Logistiche e la Responsabile del Settore Progetti affrontando le criticità relative alla<br />

segnaletica interna ed esterna e al regolamento di accesso e di sosta nelle aree di pertinenza<br />

dell’<strong>Azienda</strong>. È stato esaminato inoltre lo stato avanzamento lavori del nuovo Ospedale dei Bambini di<br />

ampio interesse per la cittadinanza.<br />

Progetto umanizzazione delle cure in terapia intensiva<br />

Il tema dell’umanizzazione delle cure, intesa come attenzione alla persona nella sua totalità e dunque ai<br />

suoi bisogni organici, psicologici e relazionali, assume un ruolo di rilievo nel confronto sui modelli<br />

organizzativi e sulle scelte gestionali all’interno e intorno alle organizzazioni sanitarie.<br />

Di particolare interesse, sia a livello locale che nel contesto regionale, sono i percorsi di umanizzazione di<br />

contesti di cura molto peculiari come le terapie intensive, strutture ad alta intensità assistenziale e<br />

fortemente tecnologizzate, dove si affrontano condizioni di particolare criticità-instabilità di vita del<br />

paziente ed estrema complessità di approccio ed intervento. Si tratta di ricercare, anche in area critica,<br />

modalità clinico-organizzative di conduzione dell’assistenza orientate alla considerazione del paziente<br />

come “persona”, essere unico ed insostituibile, con un suo specifico contesto relazionale e quindi di<br />

creare un triangolo relazionale tra équipe medico-infermieristica, persona assistita e famiglia.<br />

A livello aziendale, sono in corso diversi progetti sia presso la Struttura Semplice di unità operativa<br />

Terapia intensiva cardiochirurgica (che accoglie tutti i pazienti che hanno appena terminato l'intervento di<br />

cardiochirurgia e che devono essere stabilizzati prima del trasferimento nel reparto di degenza ordinaria,<br />

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<strong>3.</strong> <strong>Obiettivi</strong> <strong>istituzionali</strong> e <strong>strategie</strong> <strong>aziendali</strong>

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