3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...
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<strong>3.</strong> <strong>Obiettivi</strong> <strong>istituzionali</strong> e <strong>strategie</strong> <strong>aziendali</strong><br />
La situazione logistica è notevolmente migliorata in seguito al trasferimento. La S.S. di Terapia Intensiva<br />
Nefrologica era in precedenza costituita da 5 posti letto per pazienti critici che presentano insufficienza<br />
renale acuta, provenienti da reparti di degenza o terapie intensive dell’azienda, ma in piccola percentuale<br />
anche dal Pronto Soccorso. Il reparto era dotato di un ulteriore posto letto “tecnico” sul quale ruotavano<br />
nelle 24 ore, pazienti acuti che erano ricoverati presso unità operative dell’azienda ospedaliera, instabili<br />
dal punto di vista emodinamico, che necessitano di trattamento emodialitico con monitoraggio continuo,<br />
e a volte, di supporto respiratorio. Il posto letto tecnico garantiva anche l’urgenza dialitica di pazienti<br />
provenienti da altre strutture sanitarie (Casa di Cura Città di Parma, Ospedale di Fidenza, Ospedale di<br />
Borgotaro) e dei pazienti cronici che effettuano il trattamento nei centri dell’<strong>Azienda</strong> Usl che non sono in<br />
grado, durante la notte, di rispondere ad eventuali necessità dialitiche.<br />
Il personale infermieristico che gestiva i 5 posti letto dei pazienti acuto e del letto tecnico risultava<br />
accorpato con il personale che gestiva gli 8 posti letto dei trapianti e pertanto occorreva riorganizzare il<br />
personale medico ed infermieristico. La copertura delle guardie era assicurata dalla turnazione di tutto il<br />
personale medico del vecchio Padiglione Nefrologia, non necessariamente di estrazione intensivistica; per<br />
tale motivo era stata attivata una reperibilità del personale della Struttura semplice. Attualmente il punto<br />
guardia è coperto esclusivamente da medici della Struttura semplice, che operano in collaborazione<br />
quando richiesto, con i medici della UTIC (consulenze nefrologiche e internistiche, posizionamento CVC,<br />
drenaggi pleurici per i pazienti cardiologici, copertura della UTIC nel caso il cardiologo di guardia debba<br />
recarsi in altri reparti, come ad esempio il PS).<br />
Con il trasferimento della Struttura Semplice di Terapia Intensiva Nefrologica presso l’UTIC, si è operata<br />
una riduzione di un posto letto (pertanto i posti letto risultano 4), mantenendo il letto tecnico per le<br />
urgenze dialitiche <strong>aziendali</strong> ed extra-<strong>aziendali</strong>; in parallelo si è avuta una riduzione di 4 posti letto in UTIC<br />
(da 20 a 16). Ciascun posto letto della S.S., compreso il letto tecnico, è adesso collocato in box separati<br />
ed è dotato di monitoraggio completo ECG, emodinamico e respiratorio; l’intero reparto è dotato inoltre di<br />
impianto centralizzato di produzione dell’acqua per il liquido di dialisi, prese per la distribuzione e scarichi<br />
in ciascuno dei 5 box.<br />
Degenza Breve Chirurgica<br />
La Degenza Breve Chirurgica si configura come la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di<br />
effettuare interventi chirurgici e procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semi-invasive, con<br />
una degenza limitata ai cinque/sei giorni lavorativi della settimana.<br />
In tale regime di ricovero breve è possibile trattare quelle patologie chirurgiche che richiedono una<br />
degenza post-operatoria inferiore ai cinque giorni. Sono inclusi, pertanto, gli interventi di chirurgia media<br />
e di one day surgery.<br />
Le motivazioni che spingono alla creazione di un reparto di Degenza Breve Chirurgica si basano su una<br />
distribuzione settimanale dell’attività chirurgica ed assistenziale nell’arco di 5/6 giorni, dal lunedì al<br />
sabato mattina, e sulla disponibilità di personale infermieristico dedicato e di personale medico che svolge<br />
funzione di "consulenza", con il vantaggio di ridurre, in tal modo, i costi ospedalieri.<br />
I vantaggi non appaiono solo di ordine economico; appare di immediata comprensione, infatti, come sia<br />
vantaggiosa una limitata permanenza nell’ambiente ospedaliero sia per il paziente che per i suoi familiari:<br />
a tal fine fondamentale risulta una adeguata e corretta organizzazione delle èquipes chirurgiche ed<br />
anestesiologiche.<br />
L’<strong>Azienda</strong> Ospedaliero–Universitaria di Parma ha attivato a fine settembre 2009 un reparto di Degenza<br />
Breve Chirurgica ad afferenza mista che prevede una dotazione massima di 28 posti letto. In questa fase<br />
iniziale sono stati attivati 20 posti letti (di cui 2 a prevalente utilizzo della Terapia Antalgica) afferenti a 4<br />
Unità Operative: Clinica Chirurgica e Terapia Chirurgica, Clinica Chirurgica e Trapianti d'Organo,<br />
Neurochirurgia e Neurochirurgia ad Indirizzo Traumatologico.<br />
Questa nuova organizzazione ha determinato, inoltre, l’accorpamento, su un unico piano, dell’U.O.Clinica<br />
Chirurgica e Terapia Chirurgica e dell’U.O.Clinica Chirurgica e Trapianti d'Organo con riduzione dei posti<br />
letto di degenza ordinaria (13 posti letto per ciascuna unità operativa).<br />
In una seconda fase verranno attivati gli ulteriori posti letto con coinvolgimento di altre unità operative.<br />
L’organizzazione della Degenza Breve Chirurgica è a carico del Servizio Assistenziale; ciascuna unità<br />
operativa afferente ha individuato un proprio referente con il ruolo di coordinatore clinico con il quale il<br />
coordinatore infermieristico si rapporta in merito alle problematiche legate all’iter assistenziale dei<br />
pazienti ricoverati al fine di un buon funzionamento del progetto.<br />
Fondamentale, per conseguire un ottimo risultato ed avere la piena soddisfazione dei pazienti, è la<br />
selezione dei soggetti candidabili a trattamenti chirurgici in regime di Degenza Breve ed un’adeguata<br />
organizzazione e gestione dell’unità operativa, il cui punto fondamentale è costituito dalla corretta<br />
pianificazione dei ricoveri in rapporto a:<br />
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