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3. Obiettivi istituzionali e strategie aziendali - Azienda Ospedaliera ...

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Prevenzione e controllo della Legionellosi in Ospedale<br />

Nell’ambito delle attività di sorveglianza, monitoraggio, prevenzione e controllo della Legionellosi in<br />

ambito nosocomiale, è stato elaborato dal Gruppo Operativo <strong>Azienda</strong>le Multidisciplinare Gestione del<br />

Rischio da Legionella il documento “Valutazione del rischio da Legionella per tutte le Unità Operative<br />

<strong>aziendali</strong>” e il “Programma di Controllo della Legionellosi”.<br />

Entrambi i manufatti sono stati valutati e valicati dall’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale e dall’ISPESL.<br />

Sulla scorta degli elementi contenuti nei precitati documenti è proseguita:<br />

la sorveglianza di tutte le polmoniti ospedaliere e comunitarie con diagnosi differenziale di<br />

Legionella;<br />

la pianificazione delle attività correlate alle indagini microbiologiche sulla rete idrica, compresi gli<br />

eventuali interventi di disinfezione (iperclorazione, shock termico ripetuto, biossido di cloro degli<br />

impianti) in caso di “non conformità”;<br />

la filtrazione dei terminali idrici, delle UU.OO considerate ad alto rischio, tramite l’impiego di filtri<br />

antibatterici.<br />

Prevenzione del rischio infettivo<br />

CIO aziendale<br />

Le principali attività svolte dal Comitato Infezioni Ospedaliere sono state:<br />

- la prevenzione della legionellosi in ambito nosocomiale;<br />

- la prevenzione delle polmoniti nosocomiali<br />

- la lotta alla sepsi<br />

Prevenzione e controllo delle infezioni nei pazienti a rischio<br />

Per uniformare i comportamenti, tra quanti coinvolti nei processi clinico-assistenziali di pazienti<br />

considerati ad alto rischio dal punto di vista infettivo, sono state realizzate raccomandazioni specifiche,<br />

per le UU.OO di Neonatologia e TIN, Oncologia Degenza Alte Dosi, Pediatria Infettivi Degenza, CTMO ed<br />

Ematologia.<br />

Prevenzione e controllo delle infezioni in Terapia Intensiva e in Comparto Operatorio<br />

Prosecuzione del Progetto Regionale “Monitoraggio delle Infezioni in reparti a rischio - SiTiER –<br />

Sorveglianza delle infezioni in terapia intensiva” con l’obiettivo di vigilare sistematicamente le infezioni<br />

nei reparti ad elevata complessità assistenziale, quali le TI.<br />

Si è provveduto a monitorare, nelle TI e nei CO, le condizioni igieniche e di sicurezza ambientale<br />

attraverso l’esecuzione di specifici sopralluoghi e di indagini microbiologiche ed aerobiologiche ambientali.<br />

Tali verifiche consentono, oltre all’attenta valutazione dell’adeguatezza delle attività di sanificazione e<br />

sanitizzazione ambientale poste in essere, anche la verifica del rispetto delle modalità comportamentali<br />

da adottare all’interno dei locali di area critica.<br />

Prevenzione e controllo delle infezioni in Endoscopia<br />

Nell’ambito del Progetto Regionale “Reprocessing degli Endoscopi”, nel corso del 2009, si è realizzata<br />

l’implementazione e la distribuzione del Documento di Linee Guida RER “Reprocessing degli Endoscopi –<br />

Indicazioni Operative” pianificando lo svolgimento dell’audit clinico regionale, per la verifica dell’adozione<br />

di misure sicure nei centri di Endoscopia Digestiva e Respiratoria di I e II livello. Contestualmente si è<br />

provveduto alla revisione delle indicazioni relative alla prevenzione del rischio infettivo in corso di<br />

procedura operativa complessa, quale la Toracoscopia Medica al fine di migliorare gli standard igienici e di<br />

sicurezza.<br />

Prevenzione delle infezioni correlate all’utilizzo di dispositivi medici<br />

Sono stati sviluppati alcuni progetti legati alla prevenzione delle infezioni correlate al cateterismo<br />

vascolare (periferico e centrale) ed al cateterismo vescicale.<br />

In particolare, in collaborazione con il Servizio Farmacia e Governo Clinico del Farmaco, si è provveduto<br />

a:<br />

o acquisire nuove medicazioni semipermeabili trasparenti per cateteri vascolari periferici e centrali,<br />

acquisite nell’ambito della gara Intercent-ER. Tale intervento è da ritenersi sicuramente<br />

migliorativo ed in linea con le linee guida di riferimento, in quanto l’impiego di tali medicazioni<br />

garantisce, oltre al monitoraggio puntuale del punto di inserzione del dispositivo intravascolare,<br />

ridotte manipolazioni sul sistema e una maggior dilazione dell’intervallo di cambio della<br />

medicazione stessa.<br />

o Introdurre le sacche di drenaggio a circuito chiuso, in particolar modo per i pazienti che<br />

necessitano di cateterizzazione a lungo termine, in quanto sulla scorta della letteratura di<br />

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<strong>3.</strong> <strong>Obiettivi</strong> <strong>istituzionali</strong> e <strong>strategie</strong> <strong>aziendali</strong>

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