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Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

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comportasse un allungamento del cammino. Lo stesso autore inoltre, descrivendo<br />

la giornata <strong>di</strong> posta fra Bologna e Firenze, segnala la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> alcuni tratti<br />

dell’Appennino Toscano, ad esempio la <strong>di</strong>scesa da monte Giogo, che ovviamente<br />

sarebbero risultati maggiormente ardui al ritorno 6 . La scelta <strong>di</strong> una via più comoda<br />

si impose forse in considerazione del fatto che il prete avrebbe dovuto affrontare<br />

il viaggio <strong>di</strong> ritorno da solo. Le due modalità <strong>di</strong> viaggio, andata con amici fidati,<br />

ritorno con compagni occasionali e solo in alcune tappe, si riflettono nella qualità<br />

della scrittura, preciso ma essenziale il primo resoconto, espressivo e partecipato il<br />

secondo 7 . Un confronto tra i due richiederebbe ben altro spazio; qui si analizzano<br />

alcuni aspetti del viaggio da Sant’Agata a Roma.<br />

Non fu un pellegrinaggio. Coi pellegrini i tre viandanti ebbero in comune il<br />

fatto <strong>di</strong> camminare dall’alba al tramonto, quasi sempre a pie<strong>di</strong>, ma l’abbigliamento<br />

che comprendeva accanto al tra<strong>di</strong>zionale bordone anche un fucile, l’itinerario<br />

percorso e soprattutto i tempi, ci fanno comprendere come essi viaggiassero<br />

spinti dall’urgenza del loro compito e dalla preoccupazione <strong>di</strong> non gravare sulla<br />

Comunità con spese inutili. La relazione, organizzata per giornate, è molto precisa:<br />

fornisce informazioni sulle miglia percorse, sulle località attraversate, sulle soste<br />

nelle osterie e sulle spese relative, sulle chiese dove il prete celebrò le messe <strong>di</strong><br />

un lascito testamentario, sulle con<strong>di</strong>zioni meteorologiche. Il viaggio si svolse in<br />

quattor<strong>di</strong>ci giorni, ma poiché i tre Santagatesi portatisi a Bologna il giorno 13 marzo<br />

vi rimasero per due giorni, possiamo ridurre a do<strong>di</strong>ci giorni la sua durata, un<strong>di</strong>ci dei<br />

quali da Bologna a Roma. Come si è detto, nel manoscritto è in<strong>di</strong>cata chiaramente<br />

la <strong>di</strong>stanza percorsa: 220 miglia, <strong>di</strong> cui 207 da Bologna a Roma, ma non si precisa<br />

a quale miglio si faccia riferimento; ipotizzando che si tratti del miglio bolognese,<br />

pari a 1900 metri 8 , si avrebbe una lunghezza <strong>di</strong> 418 Km, 393 da Bologna a Roma;<br />

tenendo conto che il percorso più breve in<strong>di</strong>cato dalla carta stradale da Bologna<br />

a Roma è attualmente <strong>di</strong> circa 380 Km i conti tornano; ma ciò non è sufficiente<br />

per rappresentarsi il viaggio nel suo sviluppo, per l’ovvia considerazione che la<br />

rete stradale si è ampliata e mo<strong>di</strong>ficata dal ‘600 ad oggi. Seguendo le scrupolose<br />

in<strong>di</strong>cazioni fornite dal Giuseppe Maria Felicani sulle località raggiunte via via, si<br />

arriva a una lunghezza <strong>di</strong> 435 Km circa, 405 da Bologna a Roma. Si tratta <strong>di</strong> dati<br />

tutto sommato compatibili. Il patrimonio <strong>di</strong> conoscenze e <strong>di</strong> esperienze costruito<br />

nei secoli da mercanti, corrieri, pellegrini, pemise ai tre Santagatesi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

la via più breve per raggiungere Roma. Le loro qualità personali li sorressero<br />

6 L’attuale statale 65, della Futa, fu aperta sul versante toscano negli anni 1749-53, Guida d’Italia<br />

del T.C.I., Toscana, 1974, p. 325.<br />

7 Il <strong>di</strong>ario del viaggio <strong>di</strong> andata richiede tre carte, cinque carte più una facciata sono necessarie<br />

per il racconto del viaggio <strong>di</strong> ritorno.<br />

8 Trattato elementare d’aritmetica, a cura <strong>di</strong> A.C., Torino, Paravia, 1880.

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