Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore
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Fig. 29. Enea Albertini e Mirna Chelli, in un momento <strong>di</strong> Crevalcorissimo<br />
intemperie. Fra gli spettacoli presentati: “La piccola Vedetta Lombarda” e “Il<br />
Fornaretto <strong>di</strong> Venezia”.<br />
Agli inizi degli anni ‘60 il Cinema Italia era passato alla gestione <strong>di</strong> Laura Lo<strong>di</strong>,<br />
che si avvaleva della collaborazione del sig. Martelli, già proprietario <strong>di</strong> cinema nel<br />
bolognese. Era l’epoca dei primi Western all’italiana che attiravano folle <strong>di</strong> spettatori.<br />
Per controllare la ressa davanti al cinema dove si proiettava il film Per un pugno <strong>di</strong><br />
dollari si rendeva ad<strong>di</strong>rittura necessario l’intervento dei Carabinieri.<br />
A metà degli anni 60 il Cinema Italia lanciava un’iniziativa pubblicizzata<br />
con lo slogan “due film per 50 lire”. L’operazione ebbe un <strong>di</strong>screto successo; i<br />
<strong>Crevalcore</strong>si subivano ancora una forte attrazione per il cinema. Una passione<br />
che li faceva restare dalle otto a mezzanotte seduti su scomode se<strong>di</strong>e <strong>di</strong> legno,<br />
in un ambiente umido, saturo <strong>di</strong> fumo <strong>di</strong> sigarette, che affaticava i polmoni e la<br />
vista, ad emozionarsi davanti a vecchie pellicole rigate e consumate che spesso si<br />
spezzavano interrompendo atmosfera e proiezione.<br />
I <strong>Crevalcore</strong>si ricordano il Cinema Italia con affetto, ma anche come la più<br />
scalcinata delle tre sale <strong>di</strong> proiezioni. Era più curata la gestione del Margherita, ma<br />
il servizio e i comfort migliori erano quelli offerti dal Cinema Ver<strong>di</strong>, gestito alla<br />
maniera delle gran<strong>di</strong> sale citta<strong>di</strong>ne. Oltre alla bigliettaia, si alternavano nell’attività