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Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

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Fig.15. Il Cinema Teatro Ver<strong>di</strong> (cartolina degli anni ‘50)<br />

quello corrente, ne richiedeva l’aumento a 420 lire il metro quadro. Un aumento<br />

consistente <strong>di</strong> fronte al quale nell’Ottobre del 1949 la società rinunciava nuovamente<br />

alle concessioni comunali e si scioglieva.<br />

Per il cinema le speranze non erano finite. Una nuova società denominata<br />

“Firmamento” si costituiva per far proseguire i lavori. I temerari, tutti crevalcoresi<br />

(Botti Maria, Lugli Giuseppina, Malagoli Fernando, Sighinolfi Cesira, Trenti Umberto,<br />

Zagnoli Alma), accettavano l’aumento <strong>di</strong> prezzo e richiedevano all’Amministrazione<br />

Comunale, ottenendola, la concessione dell’area fabbricabile.<br />

Il proseguimento dei lavori veniva appaltato ad un’impresa <strong>di</strong> costruzioni<br />

<strong>di</strong> Nonantola con la quale la nuova società sottoscriveva nel Maggio del 1950<br />

un contratto che prevedeva la consegna dello stabile in cinque mesi al costo <strong>di</strong><br />

42.000.000: nei documenti la struttura da completare era identificata dai nomi<br />

“Cinema Firmamento “ e “Cinema Firmamento Sport”.<br />

Alla fine del Gennaio 1951 i lavori erano terminati. Opere non preventivate<br />

avevano fatto salire a 50.000.000 il costo dell’e<strong>di</strong>ficio. Nel Settembre del 1951<br />

veniva effettuata la visita <strong>di</strong> collaudo che rendeva agibile la struttura, identificata<br />

col nome <strong>di</strong> “Cinema Teatro Ver<strong>di</strong>”.<br />

Le caratteristiche architettoniche dell’e<strong>di</strong>ficio contrastavano nel modo più assoluto<br />

con le costruzioni già esistenti in zona, ossia l’Ospedale Barberini e Porta Bologna,<br />

alla quale era legato da alcune colonne a base quadrata. Il contrasto era ulteriormente<br />

accentuato dal colore bianco con cui il cinema era stato <strong>di</strong>pinto.<br />

Ampi spazi caratterizzavano l’interno della struttura a partire dalla sala d’attesa<br />

al cui centro era collocata la biglietteria. Ai lati <strong>di</strong> quella c’erano due scalinate<br />

simmetriche che consentivano l’accesso alla galleria. Sempre dalla biglietteria a pian<br />

terreno si sviluppavano due corridoi simmetrici che, correndo sotto la galleria,<br />

immettevano nella vasta platea. Complessivamente il cinema poteva ospitare 1280

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