Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore
Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore
Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
spettatori seduti, 850 in platea e 430 in galleria.<br />
Nella parete opposta all’ingresso era stato costruito il palco, adatto ad ospitare<br />
riviste, spettacoli, concerti e sul quale aveva trovato posto un enorme schermo per<br />
le proiezioni cinematografiche. Nella struttura erano stati ricavati, oltre ai camerini<br />
per gli attori, anche l’appartamento per un custode, un ufficio e un piccolo bar.<br />
Le evoluzioni societarie e i problemi legati alla costruzione avevano fatto<br />
trascurare gli aspetti organizzativi e i soci si trovarono, ad e<strong>di</strong>ficio ultimato, senza<br />
le necessarie licenze per a<strong>di</strong>bire la sala agli spettacoli cinematografici. Il numero<br />
<strong>di</strong> cinema esistenti sul territorio impe<strong>di</strong>va la concessione <strong>di</strong> nuove licenze e a nulla<br />
valsero le richieste dei soci. Pare inoltre che il buon “Gusten” del cinema Italia,<br />
grazie a conoscenze altolocate, contribuisse ad ostacolare ulteriormente i temuti<br />
concorrenti.<br />
I due piccoli cinema crevalcoresi si spartivano così tutti gli spettatori, molti<br />
dei quali, pur sod<strong>di</strong>sfare la passione per il cinema, non esitavano ad assistere in<br />
pie<strong>di</strong> ad un’intera proiezione. In effetti erano poche le alternative allo spettacolo<br />
cinematografico e non era sempre facile godersi comodamente una proiezione:<br />
l’esigua capienza delle sale costringeva gli spettatori a lunghe file in qualsiasi<br />
con<strong>di</strong>zione climatica. Dalle code sofferenti partivano esortazioni per accelerare<br />
l’emissione dei biglietti o per anticipare l’apertura. In qualche occasione le lamentele<br />
peggioravano la situazione: una volta la signora Mavréna, irritata dai commenti<br />
della fila, trovava il modo <strong>di</strong> tranquillizzarla innaffiandola con un’abbondante<br />
secchiata d’acqua.<br />
Dall’appartamento dei Ferriani, situato a fianco del cinema, non piovevano<br />
solo secchiate d’acqua. I bambini respinti dalla bigliettaia perché non riuscivano<br />
a pagare l’intero biglietto, trovavano spesso soccorso nella signora Rondelli<br />
Elvira, seconda moglie <strong>di</strong> Mauro Ferriani e grande appassionata <strong>di</strong> cinema, che<br />
la domenica pomeriggio gettava ai piccoli mancati spettatori “cartoccini” con le<br />
monete necessarie a pagare l’ingresso.<br />
Generalmente le proiezioni si effettuavano tre sere la settimana più il Sabato<br />
e la Domenica pomeriggio e sera. Per i film <strong>di</strong> grande successo come “La stirpe<br />
del drago” o “Il delfino verde”, i cinema aprivano anche la Domenica mattina e<br />
la sala si riempiva.<br />
Il Ver<strong>di</strong> lavorava con l’unica attività consentita, il ballo. Una festa danzante<br />
fu il primo intrattenimento pubblico <strong>di</strong> una certa rilevanza che si svolse al suo<br />
interno. La festa, allietata dalla Ra<strong>di</strong>o Orchestra Zeme e dal buffet del bar Zanarini<br />
<strong>di</strong> Bologna, si tenne il 19 Febbraio del 1952.<br />
Sul biglietto d’invito il Ver<strong>di</strong> era in<strong>di</strong>cato solo come teatro. La serata era<br />
stata intitolata “Festa ONU”, sigla del motto latino Nobis Omnia Urgent che era<br />
nell’emblema della società organizzatrice, composta in gran parte da accaniti<br />
giocatori <strong>di</strong> carte che avevano come ritrovo il Bar della Stazione.<br />
67