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Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

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Nel 1937 arrivano al Cinema Italia anche i primi “filmini” delle vacanze.<br />

Il facoltoso concitta<strong>di</strong>no Abele Chiericati, <strong>di</strong> ritorno dall’Africa Orientale, per<br />

illustrare ai <strong>Crevalcore</strong>si gli aspetti più interessanti del suo viaggio, organizzava<br />

una conferenza con tanto <strong>di</strong> proiezione, evento degno <strong>di</strong> risonanza che risaltava<br />

sull’unico notiziario locale dell’epoca, il Bollettino Parrocchiale:<br />

“Al cinema Italia il 2 corr. alle ore 20,30 à tenuto una conferenza con proiezioni l’egregio<br />

amico nostro Sig. Abele Chiericati che è reduce dall’A.O .<br />

Il Chiericati è troppo noto ai <strong>Crevalcore</strong>si perché abbia bisogno <strong>di</strong> una nostra<br />

presentazione. Egli ed i suoi fratelli hanno dato e danno una meravigliosa attività per<br />

la bonifica dei nostri terreni, hanno profuso tesori non solo <strong>di</strong> energie ma <strong>di</strong> denaro<br />

per rendere fiorentissime zone vaste del nostro territorio una volta coperto dalle<br />

acque stagnanti. Nella conferenza, che fu ascoltata da un pubblico stragrande rimasto<br />

attentissimo per due ore e che applaudì con calore e con convinzione, descrisse una<br />

sua escursione automobilistica Asmara-Cheren -Agordat -Barantin -Setit - Omagen.<br />

La sua parola fu efficacissima nella descrizione degli ambienti attraversati e lasciò in<br />

tutti la chiara visione dei luoghi tante volte sognati nella nostra infanzia e giovinezza.<br />

Ebbe poi spunti felicissimi nell’accennare al Re Imperatore, al Duce ed ai nostri gran<strong>di</strong><br />

Condottieri. In ultimo si ebbe una vera ovazione”.<br />

In quell’anno, un imprecisato evento (probabilmente il fallimento della gestione<br />

Bellinelli) determinava la chiusura del Cinema Italia e induceva i responsabili del<br />

Fascio locale a pensare una <strong>di</strong>versa destinazione d’uso per quegli spazi. A Luglio il<br />

Bollettino Parrocchiale riportava la seguente notizia: “Per i motivi che ormai i citta<strong>di</strong>ni<br />

conoscono si è chiuso il Cinema Italia e cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> sapere che si pensa <strong>di</strong> farvi una bella salaritrovo<br />

per i dopolavoristi <strong>di</strong> <strong>Crevalcore</strong>, ed, in attesa, nel cortile del Fascio si sono approntati<br />

un campo <strong>di</strong> tennis e due splen<strong>di</strong><strong>di</strong> giochi da boccie” .<br />

La passione per il cinema vinse sulle altre e la sala <strong>di</strong> proiezione riprese a<br />

funzionare, gestita da tre signore già proprietarie <strong>di</strong> una osteria, nota in paese<br />

come quella delle “tre pippe” .<br />

Il proiettore del Cinema Italia non era però rimasto inoperoso durante la chiusura:<br />

una sola sala <strong>di</strong> proiezione si era <strong>di</strong>mostrata insufficiente per i <strong>Crevalcore</strong>si. Il cinema<br />

<strong>di</strong> Via Mattioli era stato utilizzato come succursale del Margherita e la stessa pellicola<br />

veniva proiettata a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un’ora in entrambe le sale. In seguito i proprietari<br />

del Margherita acquisivano la gestione del cinema <strong>di</strong> Ravarino, tentando anche in<br />

questo caso <strong>di</strong> sfruttare, quando possibile, la stessa pellicola in entrambe le sale.<br />

Le proiezioni erano sfalsate <strong>di</strong> un’ora e dello scambio delle pellicole si occupava<br />

Marino Ferriani cugino della Mavrena, che con la bicicletta faceva la spola fra i due<br />

cinema o si incontrava a metà strada con un’altra staffetta. Inevitabili i ritar<strong>di</strong> nella<br />

“seconda” proiezione, immancabilmente accompagnati da fischi e sbeffeggi del<br />

pubblico spazientito.<br />

Ai convegni religiosi, politici o sportivi si alternavano gli spettacoli dei burattini e,<br />

nella sala del Cinema Italia, avevano luogo due spettacoli alla settimana nel 1938.<br />

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