04.06.2013 Views

Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Lo scoppio della guerra non intaccava il potere <strong>di</strong> attrazione del cinema e ai<br />

film si aggiungeva l’informazione dei cinegiornali, resi obbligatori in tutte le sale<br />

dell’Impero.<br />

Nel Giugno del 1943, mentre per l’esercito italiano la guerra cominciava a<br />

prendere una brutta piega, con un appello sul Bollettino Parrocchiale, Don Bisteghi<br />

lanciava un allarme sui contenuti dell’arte cinematografica: “ MAMME!, Prima <strong>di</strong><br />

mandare al Cinema i vostri figliuoli pensateci ! I film immorali rovinano i vostri figliuoli.”<br />

Più che gli appelli del parroco a rendere <strong>di</strong>fficile l’accesso al cinema erano le<br />

restrizioni imposte dal Comando Militare Germanico che dal Settembre dello stesso<br />

anno imponeva il coprifuoco. Con l’avvicinarsi del fronte e l’inizio delle incursioni<br />

aeree le proiezioni cominciarono a <strong>di</strong>radarsi, fino a cessare completamente sulla<br />

fine del 1944. Durante l’occupazione tedesca il Cinema Margherita venne requisito<br />

dal Comando Militare Germanico che lo destinava all’intrattenimento delle truppe<br />

<strong>di</strong> stanza nella zona: nella sala erano proiettati film ed organizzati spettacoli in<br />

lingua tedesca.<br />

Con la liberazione i cinema riaprivano le porte, inizialmente per ospitare<br />

comizi e assemblee delle nuove formazioni politiche, propagatrici <strong>di</strong> nuovi<br />

ideali e stili <strong>di</strong> vita. E nuovi ideali e stili <strong>di</strong> vita continuarono ad essere proposti<br />

dal cinema alla ripresa delle proiezioni, che <strong>di</strong> nuovo potevano contare sui film<br />

<strong>di</strong> produzione straniera, soprattutto americana, che cominciavano una lunga e<br />

duratura invasione.<br />

Il Cinema Italia riprendeva le proprie attività con la proiezione del film “La<br />

Fanciulla delle Follie”.<br />

Terminato il conflitto, i beni del Partito Fascista erano <strong>di</strong>ventati proprietà<br />

del Demanio Pubblico: cosi pure la Casa del Fascio e il Cinema Italia. Il cambio<br />

<strong>di</strong> proprietà non mo<strong>di</strong>ficava la conduzione del cinema che continuava ad essere<br />

gestito da Lo<strong>di</strong> Carolina, assistita dalla nipote Laura, ma soprattutto da Agostino<br />

Pizzirani, detto “Gustén” un uomo <strong>di</strong> enorme corporatura che dava l’impressione<br />

<strong>di</strong> essere incastrato nella piccola biglietteria, nella quale stava seduto sempre col<br />

cappello in testa.<br />

Fra i suoi compiti c’era anche quello <strong>di</strong> mantenere l’or<strong>di</strong>ne e il silenzio in sala,<br />

attività svolta con l’aiuto <strong>di</strong> una lunga bacchetta, con la quale al buio e all’improvviso<br />

riusciva a colpire i <strong>di</strong>sturbatori fin nel mezzo della platea.<br />

Il “bacchettatore” era comunque ben voluto da gran parte degli spettatori per<br />

la sua <strong>di</strong>sponibilità a concedere l’ingresso anche a chi non poteva permettersi<br />

l’intero biglietto. Affetto,conserva ancora per il Pizzarirani, la socia <strong>di</strong> un tempo:<br />

Laura Lo<strong>di</strong>, che baciando la sua foto ricorda, quando già anziano, avvolto nel<br />

suo tabarro, “co un con d’gnoc sott a na lasena”, prendeva la corriera per recarsi a<br />

Bologna, presso le case <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, per definire la programmazione del cinema.<br />

Impren<strong>di</strong>toria cinematografica <strong>di</strong> altri tempi. Cinema e ballo erano fra le gran<strong>di</strong><br />

63

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!