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Macroarea Appennino meridionale - Regione Piemonte

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Un elemento di recente introduzione nel paesaggio che attira inevitabilmente lo sguardo dell’osservatore<br />

sono le pale eoliche. Spesso le si trova proprio in aree a pascolo vista la loro localizzazione<br />

sulla sommità delle alture dove possono intercettare al meglio i venti.<br />

Le tipologie di pascolo che sono state individuate nell’area di studio sono state conseguentemente:<br />

• aree agro-forestali pastorali: questa è la tipica situazione connessa al pastoralismo che interessa<br />

aree pastorali ma anche aree con destinazione d’uso principale differente in un sistema<br />

integrato di utilizzo delle terre;<br />

• bosco pascolato, pascoli con macchie di bosco e pascoli con presenza di alberi: il pascolamento<br />

si estende anche all’interno delle aree forestali nei pressi delle principali zone pastorali<br />

dove la presenza di alberi è peraltro favorita;<br />

• pascoli con segni d’erosione del suolo: visto l’ambiente montano si incontrano aree con<br />

suolo nudo e fenomeni di dissesto connessi non esclusivamente alla pratica pastorale ma<br />

soprattutto alla morfologia e alla natura dei substrati;<br />

•<br />

pascoli con specie vegetali d’invasione: il carico localmente elevato produce una selezione<br />

da parte del bestiame che favorisce la proliferazione di specie spinose e coriacee;<br />

a.2 - Caratteristiche geologiche e pedologiche<br />

Dal punto di vista litologico l’area è pressoché ugualmente ripartita tra i complessi eterogenei<br />

argillosi tettonizzati, le alternanze ritmiche arenaceo-marnose o calcareo-marnose e le argille<br />

plioceniche e pleistoceniche. Inoltre dalla carta geologica d’Italia in scala 1:100.000 emerge la<br />

presenza della “Formazione della Daunia” caratterizzata dall’alternanza delle marne e delle<br />

argille con brecce e calcareniti. I suoli presenti su substrati arenaceo-marnosi o su argille sono<br />

risultati di scarso o modesto sviluppo (Regosols o Cambisols secondo la WRB FAO) con tessitura<br />

da franco-argillosa a argilloso-limosa e scheletro scarso di natura calcareo-marnosa. La<br />

presenza di calcare è sempre considerevole anche se si è osservata una lieve tendenza alla<br />

decarbonatazione degli orizzonti superficiali che però non è mai sufficiente per la rimozione<br />

completa dei carbonati. Altra caratteristica osservata comunemente è la presenza di facce di<br />

pressione all’interno del profilo che evidenzia la natura espandibile delle argille presenti nell’area.<br />

Questo induce, nella stagione secca, la fessurazione dei suoli. Inoltre i profili studiati su<br />

questa litologia sono caratterizzati da un orizzonte di superficie relativamente chiaro. Questo<br />

fatto denota una certa difficoltà nell’accumulo di sostanza organica connessa anche alla xericità<br />

del clima che determina una limitata produzione di biomassa e una veloce mineralizzazione<br />

della sostanza organica. Molti terreni su versante presentano un profilo troncato dall’erosione<br />

proprio in relazione alla scarsa protezione vegetale mentre nelle vallecole si possono trovare<br />

suoli profondi evolutisi sul materiale colluviale accumulato che, vista la natura argillosa dei<br />

materiali, sono talora influenzati da fenomeni di idromorfia.<br />

I suoli che hanno avuto origine sulle brecce o sulle calcareniti della “Formazione della Daunia”<br />

presentano un grado maggiore di sviluppo rispetto ai precedenti. Sono infatti osservabili nei<br />

profili fenomeni di mobilizzazione delle argille e di completa decarbonatazione degli orizzon-<br />

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