Macroarea Appennino meridionale - Regione Piemonte
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2. L’<strong>Appennino</strong> Campano comprende il tratto montuoso tra il Camposauro (1.388 m) fino alla<br />
Sella di Conza (700 m) (tra Avellino e Potenza) che collega la Valle del Sele (versante tirrenico)<br />
a quella dell’Ofanto (versante adriatico). Appartengono all’<strong>Appennino</strong> Campano:<br />
• il Gruppo del Taburno (1.394 m) alle cui pendici si trova la Gola di Arpaia che, secondo alcuni,<br />
corrisponde alle famose Forche Caudine;<br />
• il Gruppo dei Monti Picentini, tra i Monti Lattari e la Valle del Sele, con il Monte Terminio<br />
(1.783 m) a occidente, e il Monte Cervialto (1.809 m) a oriente.<br />
3. L’<strong>Appennino</strong> Lucano si distende ad arco dalla Sella di Conza al Passo dello Scalone<br />
(Cosenza)(744 m).<br />
Figura 2. <strong>Appennino</strong> Lucano. Estensione della foresta verso i monti Calvelluzzo, Volturino e Viggiano.<br />
Delimitato dai fiumi Sele a ovest, Ofanto a nord, Bradano a est, dal Golfo di Taranto a sud-est,<br />
dal mar Tirreno a sud ovest e dalla piana di Sibari a sud, è articolato in catene montuose, altopiani<br />
e massicci (più o meno isolati) raggruppabili in cinque grandi aree:<br />
• partendo da nord e prima del gruppo dei monti Santa Croce (1.407 m), Picerno, Caruso,<br />
Costa Squadra, da una parte, e Pennone, Marzano e Paratiello (1.445 m), dall’altra, s’innalza<br />
solitario il Monte Vulture (1.326 m), ultima manifestazione vulcanica della penisola italiana;<br />
immediatamente dopo c’è l’altopiano dei Monti Li Foj, le cui cime maggiori superano<br />
i 1.350 m;<br />
• a sud, sud-ovest della città di Potenza c’è l’articolato sistema montuoso dei Monti della<br />
Maddalena, vera ossatura centrale dell’<strong>Appennino</strong> Lucano, le cui maggiori altitudini cominciano<br />
a essere ragguardevoli: Monte Volturino (1.836 m), Monte Pierfaone (1.737 m), Monte<br />
della Madonna di Viggiano (1.727 m);<br />
•<br />
a delimitare l’alta valle del fiume Agri sono l’imponente Massiccio del Serino (con il monte<br />
Papa che raggiunge i 2.005 m) e il dente calcareo del Monte Raparo (1.761 m), da alcuni studiosi<br />
considerati come estreme propaggini meridionali del gruppo della Maddalena; tra questi<br />
due ultimi massicci, e prima delle alte vette del Pollino, svettano ripide e solitarie le due<br />
cime gemelle del Monte Alpi (1.893 m e 1.900 m); poco più a sud ci sono quelle del Monte<br />
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