Macroarea Appennino meridionale - Regione Piemonte
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Questa legge, però, non ebbe un supporto economico tale da consentire un’adeguata attuazione<br />
e cosí, fino al 1926, la Calabria non vide alcuna bonifica in corso, né bonifiche con progetti<br />
in avanzato svolgimento, ma solo 11 bonifiche di “prossima esecuzione” riguardanti più di<br />
400.000 ettari di superficie, ma solo il 40 % di esse vide opere pubbliche ultimate.<br />
Si dovrà attendere la legge n. 3124 del 24 dicembre 1928 o “legge Mussolini” sulla bonifica<br />
integrale per vedere stanziate grosse cifre. L’attuazione di tale legge e la costituzione delle<br />
opere non fu scevra di errori. Infatti, se le oscillazioni del flusso dei finanziamenti devoluti alle<br />
opere di bonifica in Calabria furono, nel tempo, notevoli videro, però, i maggiori importi destinati<br />
solo a quattro comprensori: la piana di S. Eufemia, quella di Rosarno, quella di Sibari e la<br />
bassa valle del Neto, poiché erano queste le zone calabresi considerate più “bisognevoli di<br />
bonifica”. Ma, in realtà, nessuna delle 17 opere di bonifica, di differente specialità tecnica, vennero<br />
portate a compimento. Cosí, per esempio, la bonifica delle zone montane non si accompagnò<br />
a quella della pianura, ma neanche quella serie di opere che rientravano nelle cosiddette<br />
“piccole bonifiche” (soppressione degli acquitrini, costruzioni di strade, rimboschimenti<br />
ecc.) videro completa luce. Faceva, infatti, notare Rossi Doria 3 (1950): “… le opere infrastrutturali<br />
erano concepite molto spesso senza tenere in alcun conto l’imponente interdipendenza<br />
tra il piano e il monte… …ci si trovava di fronte a un intreccio di cose fatte e non fatte, avviate<br />
e abbandonate, grandiose e meschine, sempre troppo costose…o …e alla fine percorrendo i<br />
luoghi calabresi spesso si aveva l’impressione di visitare un accampamento abbandonato da<br />
imprese frettolose, scappate non appena si era arrestato…o…il flusso del pubblico denaro…”.<br />
Nonostante le contraddittorietà e le gravi limitazioni, il concetto di bonifica integrale, come<br />
intervento organico da attuare, restava comunque valido e, anche se la sua piena attuazione si<br />
ebbe solo intorno agli anni ‘50, determinò in Calabria un relativo sviluppo economico, demografico<br />
e sociale.<br />
3<br />
Rossi Doria M. (1950).La Calabria Agricola e il Suo Avvenire. Roma.<br />
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