Terra, Fuoco, Acqua, Aria: LA CALCE A cura di Alessandro Battaglia ...
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<strong>Terra</strong>, <strong>Fuoco</strong>, <strong>Acqua</strong>, <strong>Aria</strong>: La Calce<br />
ramenti in vista dei monumenti maggiori, spinse a sostituire con tinteggiature<br />
o graffiti, i troppo onerosi marmi e pietre colorate: soprattutto<br />
le pietre ver<strong>di</strong> e le pietre rosse.<br />
Spesso e<strong>di</strong>fici con murature in pietra, nei secoli XV e XVI, venivano<br />
ricoperti <strong>di</strong> intonaco sul quale erano ri<strong>di</strong>segnati i conci incidendo<br />
l‟intonaco con una punta; gli antichi costruttori veneziani rivestivano<br />
<strong>di</strong> intonaco le murature <strong>di</strong> mattoni, usando uno strato sottilissimo <strong>di</strong><br />
malta, <strong>di</strong>pinto poi <strong>di</strong> rosso, sul quale venivano ri<strong>di</strong>pinti i giunti orizzontali<br />
più fini ed i verticali più grossi. Nei secoli XV e XVI ebbero<br />
grande <strong>di</strong>ffusione i graffiti bianchi e neri, ripresi poi nell‟Ottocento<br />
anche nella versione bianca e rosa.<br />
Essi venivano eseguiti con un primo strato <strong>di</strong> malta <strong>di</strong> calce colorata <strong>di</strong><br />
nero ottenuto dalle ceneri della paglia bruciata, e con uno strato bianco<br />
sovrapposto, composto <strong>di</strong> calce <strong>di</strong> bianco travertino cotto, molto sottile:<br />
incidendo quest‟ultimo strato con una punta si metteva allo scoper-<br />
Immagine 1.3 Palazzo Rucellai a Firenze<br />
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